Potare le ortensie macrophylla e serrata in vista della primavera: le dritte per godere di fioriture spettacolari

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di Angelica Vianello

28 Febbraio 2024

Potare le ortensie macrophylla e serrata in vista della primavera: le dritte per godere di fioriture spettacolari
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Le ortensie sono tra le piante più amate nei giardini di tutto il mondo, quegli arbusti grandi e carichi di fiori che si fanno ammirare dall'inizio alla fine dell'estate. Vi è mai capitato di vedere parchi o giardini con queste piante stracolme di fiori grandi e vistosissimi? Ci si chiede "come faranno ad avere piante così belle?", e uno dei segreti è proprio intervenire con la potatura al momento e nel modo giusto. Non si trattano tutte le ortensie allo stesso modo, ma non è mai difficile effettuare questa operazione.

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Riconoscere le ortensie macrophylla e serrata

Riconoscere le ortensie macrophylla e serrata

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Ci sono diverse famiglie di ortensie, ciascuna con tantissime varietà tra cui scegliere. Due delle famiglie più comuni sono le macrophylla e le serrata. Le prime sono proprio quelle che siamo abituati a vedere più spesso, con le infiorescenze grandi e sferiche, mentre le serrata hanno fiori piatti (lacecap), dove notiamo sia i fiori fertili centrali  (molto piccoli) che quelli sterili intorno (con i petali più vistosi).

A seconda poi delle dimensioni delle piante, delle colorazioni che possono assumere i fiori e persino i rami, e la sagoma dei petali, abbiamo un'infinità di varietà disponibili, ma quando si tratta di potarle, l'approccio è molto simile.

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Potature delle ortensie macrophylla e serrata

Potature delle ortensie macrophylla e serrata

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L'immagine che vedete qui sopra rispecchia l'aspetto che, di solito, molte ortensie hanno alla fine dell'inverno. E noi sottolineiamo anche un "errore" comune: sono già del tutto prive delle infiorescenze secche. 

Dal momento che questo tipo di piante inizia a fiorire dalla tarda primavera e poi fino al cuore dell'estate, ci troviamo sempre con gli arbusti pieni di fiori secchi da settembre in poi. E in particolare, dal pieno dell'autunno fino alla fine dell'inverno, quei fiori secchi sono abbastanza rovinati dalle intemperie, non belli come quando hanno appena perso solo un po' di colore. Per questo motivo, molto non li vogliono vedere e tagliano via tutto già in autunno. In realtà è un errore, seppur non madornale: la pianta infatti non muore, ma se lasciamo che le infiorescenze secche proteggano ogni ramo durante l'inverno (un po' come la pacciamatura delle foglie cadute a terra), la nostra ortensie resisterà meglio al freddo invernale e ad eventuali attacchi di parassiti.

Una volta terminato il periodo delle possibili gelate invernali, dunque dalla fine di febbraio e ancora durante i primi di marzo, è di solito il momento migliore per intervenire finalmente con la potatura annuale.

Nel caso delle due famiglie di ortensie in questione, si fa così:

  1. Osservate le gemme spuntate su ogni ramo, partendo dall'estremità e scendendo verso la base.
  2. Contatene un paio, o massimo tre
  3. Tagliate subito sopra alla seconda o terza, a seconda della lunghezza del ramo e tenendo conto della forma che avrà la pianta alla fine, in modo che sia il più equilibrata possibile.
  4. Se la pianta è adulta (circa 5 anni), e notate che ci sono alcuni rami vecchi e legnosi, tagliate via alla base anche quelli, lasciando i più giovani che saranno ancora più vigorosi.

Un consiglio importante: ogni volta che vi avvicinate a una nuova pianta da potare, assicuratevi di sterilizzare le lame delle cesoie o tronca-rami che usate. Se per caso, infatti, un esemplare avesse qualche malattia non ancora visibile, tagliando anche altre piante con le stesse forbici potreste trasferire la malattia stessa. Assicuratevi anche che le lame siano sempre molto ben affilate.

Il taglio deve essere perpendicolare al ramo, così da esporre la sezione con la minor superficie possibile all'aria: una "ferita" più piccola, se volete.

Cosa fare dei rami tagliati

Ciascuno dei rami che avete appena tagliato, se non era secco, è una talea che può diventare una nuova pianta

Privateli quindi dell'infiorescenza secca, e poi praticate un taglio obliquo alla base del ramo, in modo che la sezione di polpa esposta sia più ampia. Intingete subito quella parte in un po' di ormone radicante in polvere (si trovano facilmente in vivai e negozi online), e infilate direttamente in un vaso di terriccio ricco, sul cui fondo avrete messo un po' di argilla espansa. Innaffiate subito e continuate a farlo una o due volte a settimana: le gemme rimaste sul ramo vi diranno se la pianta ha attecchito e sta sviluppandosi, oppure no.

Potete ance cercare di far radicare le talee in acqua, infilando il rametto tagliato in un vaso con acqua, da cambiare ogni due o tre giorni, e potrete mettere in terra quando le radici saranno lunghe già qualche centimetro.

Pronti a fare il trattamento di bellezza alle vostre ortensie?

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