Orti urbani: le dritte per avere il tuo orto personale sul balcone o sul terrazzo

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di Angelica Vianello

27 Aprile 2021

Orti urbani: le dritte per avere il tuo orto personale sul balcone o sul terrazzo
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Coltivare un orto è una passione che prende sempre più piede anche tra chi non dispone di un angolo di terreno. Ci sono infatti diversi tipi di ortaggi che possono essere facilmente coltivati anche in contenitori sistemati in balcone, sui tetti, nei cortili e sui terrazzi, a patto che ci siano le condizioni atmosferiche giuste e che si aiuti le piante a prosperare anche in una situazione artificiale ben diversa da quella di cui godrebbero se piantate in piena terra.

Col tempo, quindi, questi orti urbani sono diventati una pratica comune e di successo, che dà tante soddisfazioni ai contadini di città: avere verdura da consumare appena colta dà tutto un altro sapore ai nostri piatti, e c'è qualcosa di molto gratificante nel veder premiati gli sforzi profusi durante tanto tempo per ottenere un buon risultato.

La produzione di ortaggi sarà di certo più limitata di quella che si ottiene da un piccolo appezzamento di terreno, ma spesso è più che sufficiente per il fabbisogno di una piccola famiglia. Scoprite allora come prendervi cura delle piante più adatte alla coltivazione in vaso negli orti urbani.

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Fagioli

Ci sono davvero tante varietà di fagioli al mondo, e il consiglio per chiunque si appresti a coltivarne per la prima volta è quello che vale anche per le altre tipologie di ortaggi: selezionate il più possibile varietà che siano autoctone o quantomeno non proprio esotiche, così da aumentare le chance di successo.

Tutte le piante di fagioli hanno bisogno di luce, e considerando che la coltivazione in città può invece privarle dei raggi del sole per via della presenza di altri palazzi o elementi ombreggianti che oscurano balconi e terrazzi, bisogna sempre valutare quante ore di sole si possono garantire alle piante, fagioli compresi.

L’esposizione indicata è quella di un balcone rivolto a est (per avere la luce di mattina) fino a quelli rivolti a ovest (che ricevono la luce di pomeriggio), e meglio di tutti sono i punti esposti a sud-est e sud-ovest. Per qualsiasi orto, l’esposizione a nord invece è penalizzante, perché riceve troppa poca luce e gli ortaggi crescono più lentamente e meno rigogliosi. Però anche i balconi rivolti pienamente a sud creano sono ambienti a volte eccessivamente torridi per piante le cui radici si trovano in contenitori che finiscono per surriscaldarsi.

Quando si tratta di scegliere i vasi o cassoni in cui sistemare le piante, bisogna sempre tener conto delle dimensioni che raggiungeranno: la grandezza della chioma è proporzionale alla grandezza dell’apparato radicale, e nel caso in particolare dei fagioli, che hanno radici fittonanti, ovvero che tendono a crescere dritte giù nel terreno, bisogna garantire molto terriccio, quindi scegliere contenitori abbastanza profondi, di almeno 30 cm, ma preferibilmente anche più alti. Si possono usare vasche lunghe e strette, cassoni da coltivazione anche costruiti con pallets, e piantare le piante in fila, come si farebbe nell’orto. Devono poi avere sufficienti fori per assicurare l’adeguato drenaggio dell’acqua.

Quanto al terriccio, non basta quello universale,ma bisogna sceglierne uno fertile e arricchito di componenti minerali (come sabbia, limo e argilla) e che non sia stato trattato con concimi chimici. Anzi, quando si pensa ad allestire un orto in casa, si dovrebbe considerare anche di avviare una compostiera, così da avere la sostanza più adatta per concimare, insieme a piccole manciate di stallatico pellettato, o magari una farina di roccia come la zeolite.

Se volete coltivare i fagioli da seme, dovete piantarli tra aprile e luglio, altrimenti usate le piantine già avviate, che si trovano facilmente in tanti negozi e garden center.

Le innaffiature devono avvenire ogni qualvolta che il terreno si asciuga, senza esagerare e creare ristagni idrici prolungati, ma nemmeno dimenticandosi troppo a lungo delle piante che stanno producendo fiori e frutti.

Cetrioli

Quello che è stato detto quanto all’esposizione e al terriccio ideale per i fagioli vale un po’ per tutti gli ortaggi di questa lista.

Per la coltivazione in vaso dei cetrioli bisogna scegliere vasi alti e larghi almeno 30 cm, con sufficienti fori di drenaggio. Anche il terreno non dovrà essere troppo compatto e argilloso, e dovrà garantire i nutrienti adeguati, quindi potete aggiungere compost organico ed eventualmente anche fertilizzanti a cessione lenta.

È più facile coltivare i cetrioli partendo da piccole piantine avviate, ma al momento del trapianto fate molta attenzione alle radici, e scegliete per il vaso una posizione al riparo dai venti ma ben soleggiata, perché anch’essi amano il caldo. Appena sistemate le piante, infilate subito nel terreno accanto a loro un bastone su cui possano arrampicarsi, o meglio ancora create le capanne con le canne o bastoni.

I cetrioli vanno raccolti quando sono giovani e ben verdi, in genere dall’inizio alla fine dell’estate, e cominciano a comparire sulla pianta già un mese dopo il trapianto. Non aspettate che diventino troppo grandi o gialli, altrimenti non avranno un buon sapore.

Dimenticarsi di raccoglierli, inoltre, proprio come succede alle zucchine, comporta la riduzione della produttività della pianta: ricordatevi quindi di prelevarli non appena siano maturi al punto giusto, così da stimolare la pianta a fruttificare finché fa caldo.

L’irrigazione deve essere regolare, somministrata ogni qualvolta il terreno si asciuga, per mantenerlo sempre appena umido.

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Pomodori

I pomodori sono di certo tra le piante più comunemente coltivate in balcone: piacciono davvero a tutti, sono versatili in cucina ma soprattutto sono adatte a questo itpo di coltivazione, e ciò è vero per tutte le varietà.

I pomodori hanno bisogno di sole abbondante, e sono quindi tra la piante indicate anche per i balconi esposti a sud. La messa a dimora delle piantine avviene tra aprile e maggio.

I vasi che li contengono devono essere piuttosto profondi (c’è chi usa anche bidoni), perché la pianta può arrivare a raggiungere anche i due metri di altezza, quindi l’apparato radicale ha bisogno di parecchio spazio per svilupparsi, quindi un vaso dovrà avere almeno 30 di diametro/lato e di altezza. Se i contenitori sono abbastanza grandi, potete mettere anche due o tre piante insieme, e potreste usare anche cassette di legno di quelle ben profonde, che però vanno foderate con plastica all’interno, praticado forellini sul telo per il drenaggio.

Il terreno deve essere ricco e drenante, proprio come quello descritto per i fagioli.

Quanto all’irrigazione, considerando che in piena terra queste piante avrebbero la possibilità di affondare le radici nella parte di terreno che rimane sempre più umida, e quindi possono rimanere più a lungo senza acqua, in vaso ciò non è possibile: È vero infatti che i pomodori non devono essere innaffiati mai troppo, perché anzi avrebbero un sapore meno intenso, ma allo stesso tempo il terriccio contenuto nei vasi che si arroventano sotto al sole si scalda e si asciuga molto più in fretta, disidratandosi è rendendo necessario intervenire più spesso con le innaffiature. Quindi per capire la frequenza adatta bisognerà infilare un dito nel terreno e innaffiare esclusivamente quando questo appare completamente asciutto, senza aspettare troppo. Bisogna poi controllare che l'acqua dreni per bene dal fondo, in modo da evitare i ristagni idrici. Abbiate sempre cura di bagnare il terreno, e non anche le foglie o il fusto, in modo da non favorire l’insorgenza di funghi dannosi, come la peronospora.

Altra accortezza importante per le piante di pomodori, ma che torna utile un po’ per tutte quelle coltivate nei vasi che si scaldano sotto al sole: Evitate di somministrare acqua fredda del rubinetto, preferendo magari riempire gli innaffiatoi un po' prima del momento in cui irrigherete, in modo che l'acqua arrivi ad essere più o meno a temperatura ambiente e non provochi uno shock termico alle radici che si sono scaldate dentro i vasi. c'è anche chi consiglia di lasciare gli annaffiatoi sempre pieni, però quello è anche un modo per favorire la presenza di zanzare sul balcone. Un altro consiglio importante per evitare shock termici e far far si che l’acqua rimanga più a lungo nel terreno (quindi vi risparmi di dover innaffiare troppo spesso), è farlo nelle ore meno calde della giornata, di mattina o sera.

Insalata

Le varie tipologie di insalate sono particolarmente adatte agli orti urbani perché le piante non hanno mai uno sviluppo eccessivo né sopra il terreno né quanto all'apparato radicale, quindi possono essere contenute anche in vasi più piccoli o addirittura quelli ricavati da contenitori di dimensioni ridotte quali bottiglie di plastica o altre fioriere realizzate con il riciclo creativo, sebbene sarebbe sempre meglio scegliere contenitori con una profondità di almeno 30 cm.

Diversi tipi di insalata possono essere seminati, ma è un procedimento più lungo e non sempre dal successo garantito, né particolarmente più economico dell'acquisto delle piantine, che quindi risulta sempre preferibile. Al momento di interrare queste piantine, che in genere sono contenute in vaschette con 6 o 9 esemplari le cui radici si trovano in un cubetto di terriccio, bisogna interrarle in modo da lasciar fuori il colletto, ovvero tutta la parte aerea, senza sprofondare troppo. È più comodo poi disporle in file, in contenitori più lunghi che larghi.

L’insalata ama il sole, ma le foglie possono sciuparsi in caso di pioggia violenta, e on tollerano il gelo: se quindi in primavera ci sono gelate tardive, la piante vanno riparate o almeno coperte con tessuto non-tessuto. Quanto all’irrigazione, anche l’insalata deve essere tenuta sempre appena umida e non zuppa, quindi innaffiate quando si asciuga il terreno.

Dal momento del trapianto si deve attendere in genere un mese o un mese e mezzo prima di raccogliere le foglie, da tagliare con coltelli ben affilati e disinfettati.

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Peperoncini

Le varietà di peperoncini sono davvero tantissime in tutto il mondo, quindi si consiglia sempre di cominciare a coltivare quelle tipiche della zona in cui si vive, o almeno quelle che hanno bisogno di condizioni di clima esposizione o terreno simili a quelle che si possono facilmente ricreare nei vasi in balcone. Bisogna anche far caso alle dimensioni massime raggiunte, scegliendo piante che abbiano un portamento compatto, in modo da poter crescere agevolmente anche dentro a vasi e fioriere che dovranno comunque avere sempre una dimensione minima consigliata di 20 o 25 cm di diametro e di profondità. C’è chi usa cassette di legno, cassoni di pallet, fioriere di cemento o addirittura contenitori riciclati come il cestello della lavatrice.

I peperoncini sono tra le piante che temono di più ristagno idrico, quindi è fondamentale assicurare un ottimo drenaggio del terriccio: il fondo del vaso dovrà quindi essere forato adeguatamente, e rivestito con uno strato d'argilla espansa,mentre il substrato deve essere ben sciolto e arieggiato ma anche ricco di nutrienti adatti (il compost o lo stallatico pellettato aiutano anche in questo caso)

Quanto all'esposizione, i peperoncini a mano il sole, quindi i balconi rivolti a est, ovest, sud-est e sud-ovest sono perfetti, mentre in certe regioni più calde gli spazi rivolti a sud possono essere eccessivamente torridi, rendendo necessario anche ricorrere a teli ombreggianti.

Anche per i peperoncini vale quanto detto per i pomodori: non amano molta acqua, ma quelli coltivati in vaso dovranno comunque essere irrigati un po’ più spesso di quelli cresciuti in piena terra, così da avere sempre il corretto apporto di acqua che rende le piante produttive.

La semina può iniziare da marzo, mentre il trapianto delle piantine è da effettuarsi tra aprile e maggio, a seconda delle latitudini, o in genere quando gli esemplari sono alti 10-15 cm.

Per tutte queste piante da orto, poi, è possibile effettuare un “riciclo completo”: quando arrivano alla fine della stagione produttiva, si possono tenere da parte eventuali semi, e poi far a pezzi le piante rimaste, inserendole nella pila del compostaggio. La terra esaurita di ciascun vaso potrà poi tornare utile per colture diverse l’anno dopo, arricchita con nuova terra e nuovo compost.

Quali piante vorreste coltivare sul vostro balcone?

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