Esiste un popolare modo di verniciare le stanze che aiuta a dormire meglio
Avete mai sentito parlare di "color drenching", ovvero l'idea di "inzuppare di colore" un'intera stanza? È uno dei trend di interior design più in voga degli ultimi anni, all'insegna di un gusto per gli ambienti letteralmente pieni di colore. Un approccio versatile, che oltre all'indubbio impatto estetico, pare abbia anche un effetto rilassante, tanto da essere consigliato soprattutto in camera da letto: riuscirebbe a conciliare un sonno davvero ristoratore.
Scegli un colore, e lo usi ovunque (più o meno)
L'espressione inglese "color drenching", come accennato, significa proprio inzuppare, saturare di colore la stanza. E nello specifico, si intende la scelta di una tonalità dominante, che finisce a ricoprire praticamente ogni superficie visibile.
Questo significa usare quella pittura su ogni parete, certo, ma anche sul soffitto, persino abbinarla al pavimento e poi stenderla anche sui mobili, i rivestimenti delle pareti e qualsiasi altra struttura architettonica integrata nella stanza (parliamo ad esempio di tutto quello che si può costruire col cartongesso, ma non solo)
Questo significa che, anche se le superfici coperte da questo velo di colore sono di materiali e consistenze (pardon, texture) diverse, si ritrova una rilassante uniformità proprio nella scelta di un solo colore. In una parola, monocromia.
Che però non è da intendersi in modo assoluto.
Monocromia non significa piattume
Monocromia, infatti, non significa "piattume": se dipingiamo tutto dello stesso identico colore, azzeriamo il senso di profondità, i chiaroscuri creati da ogni volume e forma che si articolano nella stanza. O almeno è ciò che si teme prima di avventurarsi in un'esperienza di arredo simile. In realtà ci sono diversi modi per scongiurare un risultato così noioso: innanzitutto, si deve considerare la luce. Quella naturale, che cambia nel corso della giornata e delle stagioni, e trasforma la stessa vernice in una miriade di sfumature diverse proprio per questi cambiamenti naturali. E poi la luce artificiale: a seconda di dove si trovano le sorgenti di luce nella stanza, della loro intensità e temperatura, anche quelle ci permettono di variare la percezione cromatica.
Ma ancora di più, c'è da considerare che questa monocromia è da intendersi in senso relativo: c'è un colore dominante, e altri abbinati che sono toni progressivamente più chiari o scuri, più o meno saturi, con temperature leggermente diverse. Ecco che ci si avvicina all'idea degli interni tonali, quelli appunto realizzati usando sfumature di colore attigue: la gamma dei blu che accoglie magari un colore che vira verso il turchese senza però sconfinare nel verde.
Non solo in camera da letto: la monocromia porta relax ovunque
Tutto sta a trovare la sfumatura di colore che ci risulta più appagante e rilassante. Blu e verdi sono i preferiti, ma lo si può fare con qualsiasi gamma di colore, e soprattutto è un modo di decorare gli interni che funziona ovunque.
Possiamo rivoluzionarci il bagno, il salotto, la cucina o persino corridoi e ingressi, pianerottoli... Immaginate di riempire di una palette di colori progressivi ciascuna stanza!
Quanto più le stanze sono piene di luce naturale, tanto più potremo osare con colori scuri e profondi senza rischiare di sentirci oppressi, anzi!
E anche la scelta di mobili, tappezzeria, accessori può seguire la guida data dai colori dominanti, lasciando i contrasti a pochi dettagli sparsi qui e là: se non si rompe l'equilibrio cromatico, non saremo mai sopraffatti dalla presenza così "ingombrante" del colore nelle nostre stanze.
Vi piacerebbe inzuppare di colore qualche camera di casa?