Pericolo silenzioso: il punto della cucina che non dovremmo mai trascurare di pulire
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La cucina è una delle stanze di casa che dobbiamo pulire più spesso: ogni volta che prepariamo qualche piatto, c'è da lavare fornelli, o forno, e comunque ripiani di lavoro e stoviglie varie. Dimenticarci di farlo non porta a niente di buono, se non a troppo lavoro da fare poi. Ma c'è un punto che se trascurato troppo a lungo diventa un pericolo per noi, e per quanto sia fastidioso, bisogna rimboccarsi le mani e sgrassare tutto periodicamente. Stiamo parlando della cappa aspirante, e in particolare del suo filtro.
Perché è pericoloso dimenticarsi di pulire il filtro della cappa in cucina?
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La cappa che sovrasta la zona dei fornelli in tutte le cucine moderne non è, ovviamente, solo un elemento dal valore estetico. Serve ad aspirare i fumi e vapori di cottura, che altrimenti si diramano in tutte le direzioni aleggiando in ogni angolo della cucina. Possiamo aprire porte e finestre, certo, ma ci vuole un po' per arieggiare, e nel frattempo respiriamo aria inquinata. Ecco quindi che il primo motivo è pulire l'aria della cucina da cattivi odori, fumi e gas e qualsiasi agente contaminante che possa rimanere sospeso in aria.
Siamo ben consapevoli, poi, che il tipo di sporco che aderisce alla cappa, e al filtro, è particolarmente grasso e appiccicoso, difficile da rimuovere. Quanto più lo lasciamo lì, tanto più creeremo le condizioni ideali per il pullulare di acari e batteri, anche quelli decisamente poco amici della nostra salute.
Quel tipo di sporcizia potrebbe anche attrarre animali come formiche, mosche e scarafaggi.
Infine, non possiamo sottovalutare il rischio di incendi che deriva da un filtro ostruito dal grasso: basta una scintilla, una fiamma che parte da qualche incidente ai fornelli, e in un attimo si diffonde anche alla cappa.
Come pulire adeguatamente il filtro della cappa
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Creativo
Per una pulizia regolare, quando potete evitarvi di smontare tutto, può bastare un prodotto a base di acqua e aceto bianco, versati in parti uguali dentro a un flacone spray. Con quello, agitando bene prima di ogni uso, basta spruzzare una buona quantità su un panno e strofinare per bene. L'aceto è sufficiente a sciogliere accumuli di grasso recenti e non troppo spessi. Se necessario, spruzzate un po' direttamente sulla cappa (attenzione a evitare tutte le parti vicine a contatti elettrici o display), lasciate agire un minimo e poi strofinate via.
Trattandosi di sporco grasso, ci sarà da usare probabilmente più di un panno, da sciacquare sempre con acqua calda - e che poi finirà in lavatrice per una pulizia definitiva.
Se invece è arrivato il momento di smontare il filtro, allora fatelo seguendo le indicazioni del vostro modello. Preparate quindi una bacinella con acqua tiepida, una goccia di sapone per piatti e mezzo bicchiere di aceto bianco. Mescolate tutto e adagiatevi il filtro. Lasciate in ammollo per 20-30 minuti e poi, con l'aiuto di una spazzola per piatti, strofinate via tutto lo sporco che si sarà ammorbidito. Sciacquate per bene, e rimontate solo quando ogni pezzo è perfettamente asciutto.
Se vi sembra che sia necessario agire su alcune concrezioni particolarmente ostiche, prima di sciacquare potete strofinare, con un vecchio spazzolino, una pasta di acqua e bicarbonato sulle zone da trattare, in modo da staccare tutto il grasso difficile. Poi basterà un goccio di sapone e un abbondante risciacquo.
Tendenzialmente, si consiglia la pulizia di routine ogni settimana (e comunque dopo qualche sessione di cottura intensa), mentre quella a fondo si può fare anche ogni tre mesi, se non notiamo che la patina di grasso è sostanziosa anche prima.