Le tue orchidee sembrano malate? Prova a salvarle con questi semplici metodi

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di Angelica Vianello

19 Marzo 2021

Le tue orchidee sembrano malate? Prova a salvarle con questi semplici metodi
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Delle infinite varietà di piante fiorite che possiamo ospitare nelle nostre case le orchidee sono di certo tra le più amate. Le specie più comunemente coltivate sono le Phalaenopsis e i Cymbidium, ma in diversi vivai e negozi specializzati se ne possono trovare anche tanti altri tipi uno più bello dell'altro anche se decisamente più difficili da coltivare. Anche le specie più diffuse richiedono una serie di accortezze quanto a clima, esposizione alla luce, irrigazione e umidità dell'ambiente in cui tenerle che non sono sempre facilissime da garantire, motivo per cui può capitare di non riuscire a farle sopravvivere di anno in anno.

È però anche vero che ci sono periodi in cui anche piante in buone condizioni di salute appaiono meno belle, senza che siano incorse in qualche problema grave. Bisogna quindi capire se le nostre orchidee versano davvero in condizioni gravi oppure sonno solo in una fase di riposto vegetativo prima di cominciare il nuovo ciclo di fioritura. Ci sono infatti una serie di rimedi cui si può ricorrere per salvare le nostre piante e farle tornare belle come sempre.

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Come capire se la nostra orchidea è ancora viva e che problemi ha

Come capire se la nostra orchidea è ancora viva e che problemi ha

Grigoris Deoudis/Flickr

Alcune varietà perdono le foglie dopo la fine della fioritura, e capita anche che le piante non fioriscano per più di un anno, senza necessariamente essere malate. Per sapere se l'orchidea è ancora viva è guardare ai suoi colori: se i gambi sono verdi, non dovete preoccuparvi di perderla.

Se non siete sicuri, dovete allora guardare alle radici: quelle di colore molto chiaro e turgide sono sane, se invece sono marroni e mollicce sono marce, quindi non si può far molto per salvarle. Significa che quelle radici non possono più assorbire acqua e nutrienti necessari per la sopravvivenza.

Le orchidee amano la luce, climi caldi (che non scendano sotto i 13°) e un'adeguata ventilazione. Devono poi essere interrare in un terriccio apposito che potete trovare anche in supermercati ben forniti, e periodicamente va somministrato un concime specifico ricco di fosforo e potassio, reperibile nei garden center. Quando acquistate la pianta, poi, chiedete se sia di quelle che devono essere tenute in vasi trasparenti: alcune hanno bisogno che anche le radici godano di un po' di luce.

Quanto ai possibili problemi generici:

  • Se non fiorisce: travasatela in un nuovo vaso (in genere trasparente) con nuovo terriccio adatto, oppure spostatela in luoghi più luminosi e diradate l'irrigazione.
  • Se i boccioli cadono prima di fiorire: l'ambiente scelto per coltivarla non è ideale, o forse la pianta è esposta ad etilene (per perdite di gas, fumo di sigaretta o anche solo frutti che stanno maturando nelle vicinanze).
  • Se notate macchie o chiazze scolorite: la pianta potrebbe avere una malattia o parassita da trattare in modo specifico. A seconda dei casi (che andrebbero approfonditi) servirà potarla, somministrare fungicidi, pesticidi a base di olio (horticoltural oil).

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I rimedi

I rimedi

Commons Wikimedia

  • Marciume radicale: è dovuto ad irrigazione eccesiva, quindi non innaffiate troppo spesso né lasciate i vasi immersi in acqua troppo a lungo. Un'altra causa è il terriccio che si decompone e diventa acido, danneggiando le radici. Oppure un terriccio troppo compatto (dovete sempre usarne di specifici, in genere con corteccia) che le soffoca. 
    Sterilizzate delle cesoie e tagliate via le radici rovinate, poi spruzzate acqua ossigenata al 3% e rinvasate la pianta con terriccio del tutto nuovo. Se volete usare lo stesso vaso, sterilizzatelo con la stessa acqua ossigenata per buona misura.
  • Disidratazione: il problema opposto, che porta velocemente alla crisi della pianta, la quale mostra foglie molli e terriccio completamente asciutto. Bisogna infatti innaffiare quando il terriccio è del tutto asciutto, non prima, ma neanche aspettare troppo. Questo intervallo di tempo varia a seconda della stagione, delle temperature di casa, del terriccio e del tipo di orchidea. 
    Cosa fare? Estraete la pianta, cambiate il terriccio e intanto immergete le radici in acqua oppure sciacquatele sotto acqua corrente (non freddissima), senza bagnare la pianta. Così idraterete le radici, e quelle che rinvengono potranno essere salvate, le altre invece andranno tagliate con cesoie sterilizzate, spruzzando sempre acqua ossigenata al 3%. Rinvasate nel terriccio nuovo, innaffiate.
  • Marciume del colletto: quando la pianta sembra marcia nel punto subito sopra al terriccio (il colletto), significa che sta davvero male. Vedrete che le foglie sembrano staccarsi alla base, che avrà un colore marroncino. In natura queste piante spesso crescono anche a testa in giù da alberi e rami, e il colletto non marcisce per troppa acqua. Se vi capita, prendete carta da cucina e infilatene una punta nel colletto, facendo assorbire quanta più acqua possibile. È difficile salvare una pianta in queste condizioni, ma potete estrarre con delicatezza tutta l'orchidea, cambiare il terriccio con altro fresco e asciutto, rimuovere le radici marce e spruzzare tutta la pianta con acqua ossigenata al 3%. Lasciate asciugare qualche minuto e poi interratela di nuovo, senza far affondare il colletto che anzi deve rimanere il più asciutto possibile. Spargete poi della cannella in polvere sul colletto, che serve come fungicida naturale.
  • Se dopo i trattamenti l'orchidea non ha più radici, potete tentare un salvataggio estremo: tagliate via con forbici sterilizzate tutte le parti della pianta che sembrano sofferenti, spruzzate l'acqua ossigenata 3% e rinvasatela in terriccio nuovo. Poi mettete tutto il vaso e la pianta dentro a un contenitore di plastica trasparente (anche una busta di plastica che sia davvero trasparente), che creerà una sorta di serra umida per la pianta. Ogni giorno o al massimo a giorni alternati ricordatevi di areare la pianta.
  • Scottature: se lasciate la pianta alla luce diretta del sole nelle stagioni calde le foglie potrebbero bruciarsi. Spostatela quindi in un luogo che sia più protetto, ma comunque luminoso. Le foglie bruciate cadranno, ma potete anche tagliarle voi con forbici sterilizzate.
  • Troppo fertilizzante: usarne troppo brucia le radici, se però non è un caso troppo grave, potete provare a salvare la pianta immergendo le radici in acqua. Se era una situazione più critica, cambiate terriccio.

Buona fortuna con le vostre orchidee!

 

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