Realizzare un tavolo da giardino con i pallet: un progetto semplice e molto economico

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di Angelica Vianello

03 Maggio 2021

Realizzare un tavolo da giardino con i pallet: un progetto semplice e molto economico
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C’è un motivo se i lavori di fai-da-te con i pallet hanno sempre successo: le pedane da carico sono infatti un materiale estremamente versatile e robusto, che può essere trasformato in una miriade di progetti diversi. Ci sono davvero tantissimi mobili che si possono costruire a partire da un bancale, e molti di essi sono piuttosto semplici tanto da essere i progetti ideali per chi vuole prendere un po’ di confidenza con il fai-da-te.

Tra le idee più comuni, c’è quella di usare i pallet per costruire un tavolo, come nel tutorial che vi riportiamo di seguito. L’importante è partire da bancali che siano ancora piuttosto integri, quindi quando dovete scegliere i vostri pallet, che siano scoperti in qualche angolo dimenticato di una strada o ottenuti da qualche negozio o smorzo, assicuratevi che le varie parti siano ben salde, eventualmente ricorrendo a qualche chiodo o vite extra per stringere bene tavole e pezzi vari. Altrimenti, potete cercare rivenditori, anche online, di pallet nuovi: ormai sono tantissimi i siti dove comprarli, anche quelli di famosi marchi di bricolage e fai da te ne vendono di diverse misure.

Il tavolo che potete realizzare con questo tutorial è perfetto per l’esterno: una struttura in legno massiccia, con un ripiano da coprire - se magari lo si tiene sotto a un gazebo, pergolato o portico - con una lastra di vetro. Il legno dei pallet è trattato con impregnanti che conferiscono una finitura naturale, ma ovviamente potreste dipingerlo del colore che preferite.

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L’occorrente per questo tavolo da giardino:

  • Due pallet quadrati, di dimensioni più piccole da usare come struttura portante del tavolo, ovvero le gambe.
  • Un pallet più grande, quadrato, da usare come ripiano di appoggio.
  • Una vernice di fondo, di quelle per trattare il legno e curarlo. Sono degli impregnanti che servono per impedire che il legno venga attaccato da agenti nocivi come funghi o tarli, e penetrano nelle fibre nutrendole e preparano meglio la superficie alla stesa della vernice colorante.
  • Una vernice incolore o colorata: qui sceglierete quelle che esaltano il colore naturale del legno, oppure che lo tingono imitando essenze naturali, oppure ancora che hanno colori diversi. Le finiture possono essere lucida o cerata, e servono a sigillare e rendere la superficie idrorepellente. Se partite da pallet che hanno colorazioni differenti, è sempre consigliabile scegliere prodotti che colorino e uniformino il legno. Esistono però anche prodotti che sono due in uno, ovvero impregnanti che colorano e trattano il legno in modo da renderlo impervio a funghi, tarli e agenti atmosferici. Oppure si può usare una combinazione di vernice per nutrire e colorare (effetto legno o colorata) e poi un prodotto di finitura (lucido o satinato/cerato) per assicurarsi che il colore non si alteri con l’esposizione al sole, e che vento e pioggia non rovinino il legno. In ogni caso, è fondamentale scegliere tutti prodotti a base di acqua o tutti a base di solvente, ovvero che siano da allungare con l’una o l’altra sostanza.
  • Carta vetrata abrasiva con diversa granulometria, da passare a mano o con levigatrice.
  • Un seghetto (meglio se avete seghe elettriche).
  • Un pennello (piatto e largo, ovvero una pennellessa).
  • Una lima grande.
  • Chiodi e martello.
  • Guanti.

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Il procedimento

Se i due pallet piccoli da usare per le gambe del tavolo non sono esattamente della stessa misura, calcolate bene altezza e larghezza di quello più piccolo e eliminate la parte superflua dell’altro in modo da farlo diventare uguale. Aiutatevi con metro e matita e poi lavorate con il seghetto. Ricordatevi sempre di usare guanti per legno, almeno finché non avrete levigato per bene le superfici.

A questo punto potete anche aggiustare eventuali tavole rotte, da fissare o sostituire.

Carteggiare il legno

È un’operazione un po’ lunga e faticosa, ma è fondamentale per la riuscita di tutto il progetto, quindi considerate di dedicarle tutto il tempo necessario. Eliminare ogni scheggia e irregolarità non solo rende la superficie più levigata e piacevole al tatto (evitando poi di ferirsi quando si lavora il legno o quando si userà il mobile), ma è vitale per far sì che al momento di stendere la vernice questa abbia un aspetto omogeneo e liscio.

Iniziate con carta vetrata a grana più grossa, potete lavorare a mano, fissandola a supporti specifici che hanno comode impugnature, o meglio ancora usare delle levigatrici. Ci saranno comunque interstizi e parti più difficili da raggiungere con i vari strumenti che andranno carteggiate a mano, oppure per le quali potete aiutarvi con una lima da legno. In questa fase potete anche decidere di smussare gli angoli vivi, sagomando come preferite ogni parte dei pallet.

Quando siete certi di aver carteggiato tutto, eliminate la polvere di legno accumulata: la superficie deve essere pulitissima prima di passare alle vernici. Soffiate, spennellate con un pennello pulito e asciutto, aiutatevi magari anche con un asciugacapelli.

Con chiodi e martello, unite tra loro i pallet più piccoli tenendoli distanziati però con delle staffe di 20-30 cm. (delle semplici tavolette di legno) in modo da allargare la base d'appoggio: dovete costruire un piedistallo, quindi disponeteli in verticale. Potete decidere se rivolgere verso il centro i dorsi (forse l’opzione più comoda per fissarli tra loro), o se affacciarli col dorso rivolto all’esterno (che invece è un metodo che rende la base più larga e più stabile). Siate molto scrupolosi nel prendere le misure, in modo che poi le gambe del tavolo siano ben livellate, e quando avete trovato la posizione giusta potete aiutarvi a mantenerla con dei morsetti mentre inchiodate insieme le parti col martello, in modo da poter anche lavorare più comodamente in orizzontale.
Montate il pallet più ampio come ripiano, perpendicolarmente al piedistallo. Anche in questo caso, trovate il baricentro perfetto, in modo che il tavolo non risulti sbilanciato da un lato o dall’altro.

Nel caso in cui il tavolo vi sembri traballante, potete ricorrere a qualche doga o listello di legno extra, magari ricavati da un altro pallet, oppure dei vecchi battiscopa: andranno inchiodati ai punti di giunzione, per rinforzare la struttura ed eliminare ogni forma di gioco tra le varie parti.

Quando il vostro mobile ha preso forma, passate finalmente alle vernici. A seconda degli step (base più vernice e finitura, o quelle con i prodotti due in uno), dovrete rispettare tutti i tempi di asciugatura tra una mano e l’altra.

In genere, sono necessarie tre mani di vernice colorante, e ognuna va stesa nel senso della fibra. Quando si lavora il legno, si preferisce in ogni caso l’opzione che prevede una prima mano incolore, così da preparare la superficie in modo omogeneo ed evitare chiazze dovute al diverso grado di assorbimento del legno.

La seconda mano, che può essere invece anche colorata, andrebbe data dopo 24 ore, e passato ancora un quarto d’ora si può passare con leggerezza un pennello asciutto, oppure un tampone per rendere la superficie più uniforme. È un’accortezza non essenziale, ma se volete provare, meglio tentare prima su un punto poco visibile, in modo da assicurarsi di non rovinare la vernice con striature o segni antiestetici.

La terza mano, che potrà essere incolore oppure colorata, dovrà essere data dopo 24 ore e, poco dopo (10-15 minuti) si ripassa con un pennello asciutto o con un tampone per rendere la superficie più uniforme. Se volete, potrete dare anche una quarta mano di colore, e se si tratta di un prodotto che ha già la finitura protettiva incorporata, potete dare questa ultima mano dopo 4 settimane, sempre avendo pulito perfettamente il legno prima. Questi tempi sono indicati per chi vuole realizzare il lavoro con molta calma e ogni accortezza, ma potete anche attenervi alle indicazioni sulle confezioni dei prodotti per sapere quanto tempo far passare tra una mano e l’altra.

Quando la struttura è montata e verniciata per bene, arriva il momento di arricchirla di qualsiasi dettaglio vogliate: se le doghe del ripiano di appoggio sono molto distanziate (dipende dai modelli di pallet), potete fissare al di sopra una lastra di vetro, o di plexiglass se volete un materiale un po’ meno fragile. Lavorare il vetro richiede un po’ di esperienza per taglio e molatura, quindi meglio affidarsi a mani esperte. Per fissare questo tipo di ripiano potete usare dei gommini adatti, oppure nastro biadesivo adatto alle superfici in vetro.
Un mobile con il ripiano in vetro dovrà essere sistemato comunque in un luogo riparato, per evitare di essere rovinato da qualche oggetto che possa cadervi sopra.

Se non volete usare il vetro potete anche decidere di ricoprire il tutto con un ripiano in legno (compensato, legno di recupero). Ancora, potreste inserire eventualmente un ripiano più in basso, con plastica o metallo.

Si tratta di una struttura molto semplice ed economica da realizzare, perfetta per chi muove i primi passi nel mondo del bricolage, e ad essa poi potrebbero essere abbinati sedili o sedie da esterno dalle forme semplici, sempre realizzati a partire dai pallet. Inoltre, soprattutto nel caso di un mobile rifinito con la lastra in vetro, potrebbe essere sfruttato anche in casa, se l’arredo degli interni è adatto ad ospitare elementi rustici.

Vi piacerebbe cimentarvi nella costruzione di un tavolo fatto di pallet come questo?

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