Le dritte più utili per interrare con successo le piante nei vasi o nelle fioriere

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di Angelica Vianello

30 Marzo 2021

Le dritte più utili per interrare con successo le piante nei vasi o nelle fioriere
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Uno dei modi più comodi per  godere delle nostre piante preferite è in vaso: ci permette di arredare balconi, terrazzi e scale o zone pavimentate del giardino, ma anche l'interno delle nostre case ed è un'alternativa pratica cui ricorrere non solo quando non abbiamo aiuole in piena terra da sfruttare, ma anche quando vogliamo coltivare piante più delicate che non resisterebbero all'esterno durante l'inverno oppure quando vogliamo propagare le nostre varietà preferite.

Il successo o meno nel coltivare piante in questo modo deriva di certo in primis dalla varietà scelta, ma è importante anche ricordare una serie di indicazioni fondamentali quando si tratta di sistemare le piante in vasi o fioriere di vario genere.

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  • Drenaggio. I vasi e le fioriere sono in genere di plastica o terracotta, ma esistono anche quelli di cemento nonché tutta una serie virutalmente infinita di oggetti di scarto trasformati proprio nella nuova dimora di tante piante. A prescindere dal materiale di cui sono fatti, però, tutti questi contenitori devono assicurare innanzitutto l'ottimo drenaggio dell'acqua. Quasi tutte le piante non acquatiche, infatti, risentono moltissimo dei ristagni idrici che finiscono per far marcire le radici e uccidere quindi l'esemplare.
    Cosa fare? Se i vasi sono di plastica, controllate se sul fondo hanno sufficienti fori (non devono essere minuscoli, e non ne bastano tre), oppure se hanno dei cerchietti in rilievo che indicano il punto in cui potete praticare altri buchi. In questo caso può pastare un punteruolo o un oggetto appuntito per forarli. Altrimenti aiutatevi con un trapano. Quattro o 5 fori equidistanti tra loro vanno bene, se ne aggiungete altri due o tre non è male.
    Nel caso poi in cui il vaso sia di terracotta o cemento, usate una punta da trapano per i muri
  • Una volta assicurato che il contenitore ha tutti i fori necessari, bisognerà fare in modo che però la terra non fluisca via dagli stessi ogni volta che innaffiamo. Per questo, potete foderare il fondo con tessuto drenante (il geotessuto, che si usa anche nelle pacciamature), che torna utile anche per impedire agli insetti di entrare nel vaso dal basso. Un altro rimedio molto comune è quello di versare sul fondo del vaso uno strato di almeno due o tre dita di argilla espansa. In alternativa, potete usare dei sassi sistemati proprio sui fori, oppure pezzi di vasi di terracotta rotti, anche se questi ultimi due metodi non sono altrettanto efficaci come i precedenti.
  • Tenete i vasi sollevati da terra. Appoggiare il fondo del vaso direttamente sul pavimento o, peggio ancora, sul terreno, è un'altra pratica che spesso impedisce il deflusso di acqua. Esistono degli spessori chiamati "piedini" per vasi che servono proprio a impedire ciò, ma in alternativa potete usare anche mattoni o sassi, l'importante è che non coprano i fori di drenaggio. In alternativa, potete usare dei porta vasi rialzati, come quelli in ferro battuto.
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ukgardenphotos/Flickr

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Quando portiamo a casa una pianta acquistata dobbiamo sempre chiedere se è il momento adatto per rinvasarla, perché spostarle in contenitori diversi è sempre un trauma per le piante, e farlo quando le temperature sono troppo alte o troppo basse può compromettere la pianta stessa. Altrimenti, un indicatore utile per capire se possiamo ancora usare il vasetto in cui le abbiamo comprate è controllare se le radici sbucano già dal fondo: se così fosse, significa che hanno riempito tutto lo spazio a disposizione e che quindi il panetto di terra è quasi del tutto consumato. Bisogna allora affrettarsi a metterle a dimora in un vaso più grande (in genere di una o due misure di più, e non oltre) in modo che abbiano tutto lo spazio necessario e i nutrienti per crescere.

Come estrarre le piante per rinvasarle? Qualsiasi sia la pianta, bisogna muoversi in modo delicato ma fermo. Se in basso ci sono radici che spuntano oppure che hanno creato tutto uno strato che copre il fondo esterno, smuovetele un po' con le dita (nei casi più gravi accorciatele un po' con le forbici sterilizzate), altrimenti queste impediranno che la pianta si sfili dal vaso. Provate a cingere con le mani il colletto della pianta (ovvero il fusto nel punto in cui emerge dal terreno) senza stringere troppo, e con l'altra tenere fermo il vaso.

Con delicatezza provate a tirare la pianta via dal vaso: dovrebbe fare solo un po' di resistenza all'inizio, ma poi venir via con facilità. Se vi rendete conto che non è così, allora evitate di spezzare fusti e chioma, ma prendete il vaso con tutte e due le mani e scuotetelo piano piano, anche battendolo appena a terra (sempre senza forza eccessiva) o schiacciarlo  un po' come se voleste alternarne la forma rotonda.

A volte anche infilare con delicatezza la punta delle dita nei buchi e premere tutto il panetto di terra verso l'alto (mentre con una mano tenete la pianta per il colletto), aiuta. Nel caso in cui non riusciate in nessun modo, sarà il caso di rompere il contenitore tagliando la plastica con le forbici. 

Quando dovete estrarre invece piante adulte e con fusto legnoso, mettete una mano col palmo aperto sul terreno, in modo che l'incavo tra pollice e indice circondi (o si avvicini) al tronco, poi capovolgete la pianta e fatela scivolare via dal vaso, che sfilerete verso l'alto con l'altra mano.

Nel momento in cui la pianta scivola via con tutta la zolla, continuate a tenerla per il colletto se è una pianta col fusto robusto, altrimenti spostatela tenendo le mani attorno alla zolla. 

Ricordatevi poi di fare buche nel terreno abbastanza profonde da far entrare tutta la zolla che stava nel vaso originario o anche appena più profonde, ma mai più superficiali.

Una volta che la pianta è nel vaso, innaffiatela (a meno che il terreno che circonda le radici non sia già molto bagnato) e poi procedete a fertilizzare a seconda delle necessità.

Buon giardinaggio!

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