Addio prato tradizionale: con quello di trifogli risparmi acqua e godi del verde fiorito
C'è qualcosa di unico nella bellezza di un prato ben curato in giardino: si sono punti in il manto erboso, specie se ben mantenuto, è la decorazione migliore, non importa quanto pregiata potrebbe essere la pavimentazione che lo sostituisca. E poi, vedere una distesa di verde ci dà un'innegabile sensazione di fresco, è bello passeggiarci, stendersi o anche solo ammirarla. Affinché tutto ciò sia vero, però, il prato deve essere davvero curato spesso, altrimenti ci vuole poco per trovarsi con macchie secche o dove l'erba non cresce più, e poi erbacce di quelle dai cespi grossi, che rovinano un po' l'estetica. Tutto questo si traduce in lavoro costante e un enorme consumo d'acqua - almeno nelle regioni dove piove meno in primavera e soprattutto estate.
Esistono però alternative altrettanto valide da un punto di vista ornamentale, ma molto più efficienti per la gestione, come il prato fatto di trifoglio: una pianta resistente, che fiorisce in modo delizioso tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate, e così è anche amata dagli insetti impollinatori.
Non tutti sanno, infatti, che avere il prato "da golf" quello con un solo tipo d'erba, è in realtà una scelta un po' nemica dell'ambiente, dato che riduce drasticamente la biodiversità nei giardini. Quelli misti, cioè composti da diverse varietà e specie di piante, sono invece più sani e resistenti: al calpestio, alle diverse condizioni di clima che arrivano in ciascuna stagione, specie certi sbalzi di temperatura o i periodi di siccità. Questo permette anche di curarli senza consumare la stessa, enorme, quantità d'acqua che richiede il prato monovarietale.
Ci sono varie piante perenni tappezzanti che si possono usare al posto del prato classico, e una da considerare seriamente è il trifoglio (Trifolium repens), nativo di buona parte dell'Europa occidentale e dell'Asia centrale, e ormai diffuso un po' in tutto il mondo. A lungo considerato un'erbaccia infestante, negli ultimi anni è diventato il protagonista di un trend che ne fa una delle scelte preferite per i prati. E non è raro imbattersi nelle proposte di prato di trifoglio nano o nanissimo, delle varietà dalle dimensioni ridotte perfette per chi ama l'dea di un prato basso.
Il trifoglio ha delle piccole foglie rotonde (sono tre, come suggerisce il nome, ma ogni tanto può sorprenderci col quadrifoglio!), di un verde profondo e con dei disegni biancastri su ciascuna. Ha un portamento tappezzante, con gli steli che rimangono bassi sul suolo, ergendosi al massimo a 15 cm, copre velocemente ampie aree di terreno e si mescola bene con altre piante.
Anche se non ne ha bisogno, o almeno non spessisimo, può essere occasionalmente tagliato: passandoci sopra con il tosaerba lo si appiattisce, ma - specie se si ha l'accortezza di rasarlo di sera, o di mattina presto - impiega pochissime ore per tornare allo stato originiario.
Se però voleste godere dei suoi adorabili fiori bianchi a sfera, è meglio non tagliarlo: così facendo ne fioriranno tantissimi, decorando tutta la distesa di prato in modo incantevole, e rendendolo il paradiso di api e farfalle.
Insomma: bolletta dell'acqua decurtata seriamente, il tosaerba quasi da dimenticare, e fiori da ammirare... È il prato ideale!