Consociazione di piante aromatiche: quali tipi puoi mettere insieme nella stessa fioriera per un raccolto migliore?

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di Angelica Vianello

22 Aprile 2024

Consociazione di piante aromatiche quali tipi puoi mettere insieme nella stessa fioriera
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La consociazione delle piante è una pratica antica che si sfrutta negli orti, ma funziona anche con piante aromatiche (e pure quelle ornamentali). Si tratta di una tecnica di coltivazione che consiste nel piantare diverse specie vegetali nello stesso appezzamento di terreno, così che insieme diano vita a un sistema agricolo più complesso e resiliente.

Si sfruttano, quindi, la capacità che hanno le piante di "influenzarsi" reciprocamente, tramite interazioni ecologiche. Questo porta a una serie di benefici, e visto che l'unico sforzo da fare da parte nostra è posizionare le piante vicine nelle combinazioni giuste, vale proprio la pena provarci, anche con le aromatiche.

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1, Basilico e origano

FASTILY (TALK), Thomas Then via Wikimedia Commons

Sono piante mediterranee che hanno esigenze di coltura simili, quanto a esposizione (sole, magari schermato solo nelle ore più calde in estate), terreno (non sono esigenti, basta che sia drenante), ed irrigazione (mai troppo abbondanti). Questo rende facile coltivarle insieme, e poi l'origano riesce un po' a fare da barriera contro parassiti e animali dannosi del basilico, specie gli afidi.

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2. Prezzemolo con salvia ed erba cipollina

Needpix

Il prezzemolo, in realtà, va un po' bene con tutto ed è anche capace di propagarsi e crescere persino negli interstizi della pavimentazione o dei muretti. Però se dovessimo decidere come finire di riempire una fioriera o aiuola che lo contenga, allora diamo la preferenza alla salvia e all'erba cipollina. Sono tutte piante che si sviluppano senza sopraffarsi tra loro. Va bene anche con timo, rosmarino e lavanda.

Da tener isolata, invece, la menta, specie dal prezzemolo: è una pianta quasi infestante che riesce a soffocare il prezzemolo.

3. Lavanda con rosmarino e timo

Lavanda e rosmarino, a guardarli bene, sono similissimi, nel portamento, nella fioritura e persino nelle esigenze di potatura. Infatti si interviene su di essi dopo la fioritura, tagliando esclusivamente la parte finale dei rami, senza arrivare al segmento di fusto diventato ormai legnoso verso la base, altrimenti si rischia di seccare tutto il ramo. Ed entrambi sono anche molto vigorosi nella crescita, quando sistemati al sole in un terreno ben drenante. Non c'è rischio che uno soverchi l'altro. Entrambi, poi, possono essere piantati nei pressi del timo.

Sono anche piante utili da mettere ai bordi di aiuole dove ci siano piante prese di mira più spesso da parassiti e animali dannosi: rosmarino e lavanda, soprattutto, riescono a funzionar da barriera deterrente.

I vantaggi della consociazione delle piante

  • Aumento della biodiversità: la consociazione promuove la presenza di una maggiore varietà di specie vegetali nello stesso luogo, creando un ecosistema più ricco e stabile, capace anche di attrarre insetti impollinatori e utili, cioè che aiutano a tenere sotto controllo anche i parassiti. 
  • Il suolo diventa più fertile: ogni pianta ha un apparato radicale diverso, che raggiunge profondità diverse, quindi ognuna recupera nutrienti differenti dal terreno, che altrimenti andrebbero persi. 
  • Protezione da parassiti e malattie: alcune piante, come abbiamo visto, funzionano da repellenti contro certi insetti, roditori e persino malattie. 

Vale proprio la pena provare a fare questi abbinamenti nel nostro angolo di erbe aromatiche!

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