Lotta a una delle erbacce più infestanti di sempre: la Phytolacca americana

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di Angelica Vianello

11 Maggio 2023

Lotta a una delle erbacce più infestanti di sempre: la Phytolacca americana
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Chiunque abbia anche solo un minuscolo quadrato di giardino da gestire, di certo si è trovato a dover lavorare costantemente per contenere la crescita di certi tipi di erbacce infestanti. Sarebbe lungo e complicato discutere di cosa consideriamo infestante e cosa invece ci piace vedere nei nostri angoli verdi, e di certo ci sono tantissime piante che vengono considerate erbacce pur non meritando una fama così negativa. Al contempo, però, alcune specie arrivano ad attirare l'insofferenza di chiunque fatichi a tenere il giardino in ordine e armonico.

Si tratta di quelle piante che crescono sempre e ovunque, che sviluppano radici forti in pochissimo tempo e diventano difficilissime da rimuovere nel giro di un anno. Quelle per le quali bisogna sempre stare all'erta, come ad esempio la Phytolacca americana, che ha tantissimi nomi comuni diversi in molte parti del mondo.

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Pxhere

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Non vogliamo demonizzare nessuna pianta, sebbene sia innegabile che questa in particolare sappia prendere possesso del terreno anche quando ne ha pochissimo a disposizione, e la sua rimozione diventa davvero ardua nel giro di poco tempo.

Il motivo? È velocissima a sviluppare un apparato radicale estremamente robusto, con fittoni che penetrano in profondità. Produce fiori bianchi e grappoli di frutti neri che si spargono ovunque e riescono a far crescere piantine in mezzo a prati, aiuole, terreni incolti e persino nelle crepe di zone pavimentate. Se provaste a tirar via da terra una piantina minuscola, vedreste che, fin dalle prime settimane, ha delle radici molto più lunghe di quanto ci si aspetta, specie se considerate in proporzione alle dimensioni della parte aerea visibile.

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Come eliminare la Phytolacca

Come eliminare la Phytolacca

Wikimedia Commons

Tutto sta nel tempismo: meglio agire non appena ci si rende conto che sta spuntando una nuova piantina, cosa che avviene specialmente in primavera, ma ancora durante la bella stagione.

Come? Estirpare a mano è la soluzione migliore. Queste piante hanno dei fusti grandi, facili da afferrare alla base. Sono anche prive di spine o parti urticanti, quindi è più che sufficiente munirsi di guanti e posizionarsi proprio sopra alla pianta, tirando senza strattonare, verso l'alto.

Perché non bisogna strattonare? Quei fusti ampi e lisci si spezzano facilmente. Tanto sono forti e caparbie le radici e tanto, al contrario, quei fusti possono rompersi. L'importante, però, è rimuovere tutte le radici, proprio perché la pianta riesce sempre a far spuntare numerosi germogli da qualsiasi apparato radicale rimanga interrato nel suolo.

Jerzy Opioła/Wikimedia commons

Jerzy Opioła/Wikimedia commons

E se la pianta è troppo grande, e non riuscite a tirar via le radici? In quel caso è bene munirsi di zappe, picconi o vanghe molto resistenti, e cercare di cavar via quanta più parte possibile della radice rimasta in terra. A volte questo significa fare delle buche ampie e faticare un po'. Ma se già riusciste a togliere un terzo delle radici subito sotto alla superficie del terreno, avreste rallentato di molto la ricomparsa della pianta, indebolendola un po'.

Quando la presenza è copiosa o risalente nel tempo, bisogna tenere in conto che magari serviranno più interventi, anche in un paio di anni, prima di poter eliminare le piante più robuste.

E i diserbanti?

E i diserbanti?

Creativo

Queste piante riescono a crescere spesso accanto a quelle che vorremmo salvare, il che ci impedisce di usare diserbanti: ne servirebbero di efficaci, che irrimediabilmente finirebbero per diffondersi anche alle piante circostanti.

Non funzionano, purtroppo, nemmeno alternative fai-da-te, come aceto, sale e simili. Quelle, infatti, riescono a disseccare la parte aerea, ma non colpiscono l'apparato radicale.

Insomma, la via è una: faticare a mano, tirando via e scavando attorno alle radici per poterle estrarre del tutto. Considerando però che la pianta raggiunge anche dimensioni notevoli, e che in varie parti dell'Europa meridionale era stata introdotta come pianta ornamentale... Tenerla per bellezza potrebbe comunque essere un'opzione!

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