10 oggetti molto sporchi che raramente ci ricordiamo di pulire

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di Angelica Vianello

16 Aprile 2021

10 oggetti molto sporchi che raramente ci ricordiamo di pulire
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Tutti noi siamo consapevoli di doverci occupare della pulizia periodica e accurata dei ripiani della cucina e del bagno, di lavare il pavimento, di dover spolverare le stanze, e igienizzare tutta una serie di superfici periodicamente. Ma ci sono anche tantissimi oggetti che utilizziamo tutti i giorni quasi senza rendercene conto, e che raramente ci ricordiamo di lavare.

Su quelli, come su qualsiasi altra superficie, si annidano centinaia di batteri, di cui alcuni davvero nocivi per la salute (lo stafilococco, l’escherichia coli, la salmonella), oppure possono formarsi muffe o presentarsi virus.

Quindi, oltre a ricordarci sempre di lavare spesso le mani anche in casa prima di toccare del cibo, dopo aver fatto le pulizie o toccato animali e in ogni caso prima di lavare viso, denti, capelli o corpo, non possiamo prescindere nemmeno dal pulire le varie superfici di casa, compresi gli oggetti che spesso non ci vengono in mente ma che sono in effetti tra i più contaminati presenti nelle nostre abitazioni.

Oltre alle manopole, le maniglie e gli interruttori da pulire con prodotti disinfettanti o meglio ancora con alcool a 60-70%, ecco una serie di oggetti tra i meno igienici in casa che spesso trascuriamo di lavare.

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Spugnette per i piatti

Le spugnette per piatti, come pure i panni usati per le pulizie di casa, si riempiono di sporcizia e rimangono bagnate a lungo. Andrebbero cambiate molto spesso, e comunque sono un ricettacolo di germi e batteri. Ma oltre a sciacquarle da sapone e sporcizia dopo ogni utilizzo, possiamo igienizzarle in vari modi:

Immergendoli in una bacinella con 3,5 litri di acqua e 100 ml di candeggina per almeno cinque minuti, per eliminare il 99% dei batteri.
Un risultato simile si ottiene anche impregnando la spugnetta con acqua, infilandola nel microonde e facendolo funzionare alla massima potenza per un minuto. Ricordatevi di non toccarla finché non si sarà raffreddata.
Ancora, mettendo la spugna nella lavastoviglie per un intero ciclo di lavaggio, assicurandosi che termini con asciugatura. Anche questo elimina il 99,9 % dei germi.
Oppure, immergendo la spugnetta in aceto bianco, che riuscirà a eliminare il 96.6% dei germi dopo cinque minuti.

Porta spazzolino per denti in bagno

Oltre a coprire sempre le setole degli spazzolini con gli appositi coperchi, bisogna pulire anche i bicchieri o contenitori in cui riponiamo gli spazzolini stessi. Questi ultimi,infatti, vengono a contatto con l’acqua che scola dagli spazzolini stessi, nonché l’umidità del bagno stesso, e diventano facilmente terreno fertile per funghi e muffe che quindi entrerebbero velocemente in contatto con il nostro organismo.

Se però vi ricordate trovare il porta spazzolini un paio di volte alla settimana anche solo con acqua calda e sapone disinfettante, oppure inserendolo nella lavatrice, oppure con aceto e bicarbonato o ancora l'acqua ossigenata, sarete certi di mantenerlo in condizioni igieniche adeguate.

Lavatrice

Per pulire i nostri indumenti e i tessuti usati in casa, magari anche scarpe, borse, tende e cuscini usiamo la lavatrice, che raccoglie tutto il nostro sporco. Ma chi pensa a lavare l’elettrodomestico stesso?

Le lavatrici lavorano sempre a contatto con l'acqua, quindi sono anche le macchine più esposte al rischio di formazioni di muffa. A volte, poi, lo sporco asportato dal bucato rimane incastrato nelle guarnizioni, in particolare quella dello sportello, e anche lì il ristagno di acqua e il fatto che si tratti di un ambiente chiuso e isolato sono tutte condizioni che favoriscono l'insorgere di muffa. Persino la vaschetta dei detersivi a volte mostra macchie di muffa.

Per igienizzare tutto possiamo lavare ogni parte della lavatrice con degli spray fai da te a base di acqua mescolata con aceto e bicarbonato, oppure con acqua ossigenata e succo di limone, o persino una minima parte di candeggina. Spruzzateli nella guarnizione, nel cestello e nella vaschetta, rimuovendo poi con un panno bagnato e asciugando per bene. Ancora, ricordatevi di pulire anche il filtro e l’alloggio in cui è inserito. E per buona misura, una volta ogni due o tre mesi lavate anche la lavatrice con un ciclo breve a vuoto ma a temperature medio alta, inserendo solo un bicchiere di aceto nella vaschetta o anche direttamente nel cestello.

Il tappetino del bagno

Ogni volta che usciamo dalla vasca da bagno o dalla doccia fa comodo avere il tappetino pronto a terra, che assorbe l’umidità dei piedi e ci evita di scivolare o sporcare il resto del bagno.

Questo, quindi, si impregna di acqua, e se lasciato a terra a lungo impiegherà molte ore prima di asciugarsi. Se poi non ci si ricorda di sollevarlo da terra c’è il rischio di sporcarlo con la suola delle ciabatte o peggio ancora delle calzature con cui andiamo anche in giro, e che davvero viene a contatto con qualsiasi tipo di germi. Bisogna quindi avere l’abitudine di tenere il tappetino sempre sollevato da terra, magari appeso a qualche asta o gancio, e cambiarlo spesso, magari anche cospargendolo ogni tanto di bicarbonato di sodio (quando è asciutto) da aspirare poi dopo una decina di minuti.

Lo zerbino

Le scarpe con le quali camminiamo fuori di casa vengono a contatto con una miriade di batteri e germi in giro per le strade o nei locali e mezzi pubblici, quindi anche qualora avessimo l'ottima abitudine di cambiare le scarpe con delle ciabatte in modo da non far circolare le suole sporche in giro per la casa, lo zerbino all'ingresso delle nostre abitazioni continua comunque a sporcarsi ogni giorno con tutto ciò che era rimasto sulla suola delle scarpe.
Andrebbe quindi sbattuto spesso, e poi almeno una volta a settimana pulito con il bicarbonato, in modo simile al tappetino del bagno, ma solo dopo essersi assicurati di averlo sbattuto bene così da far cadere detriti di sporco più grossi che potrebbero ostruire l’aspirapolvere.

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Smartphone e tablet

Per quanto spesso possiamo lavarci le mani, le nostre dita toccano di tutto e soprattutto sono spessissimo a contatto con lo schermo dei dipositivi elettronici quali smartphone e tablet (o la stessa tastiera del computer). Su queste superfici, quindi lasciamo sporco grasso che si manifesta chiaramente con aloni e ditate; e li portiamo in giro in borse o tasche, ci finisce la polvere, e nel caso dei telefoni, li poggiamo anche a guance e orecchie, quindi da semplici ricettacoli di batteri ne diventano anche un importante veicolo di trasmissione.

Bisognerebbe quindi avere cura di pulirli spesso, con salviettine e prodotti igienizzanti adatti, ovvero soluzioni che contengano almeno il 70% di alcol.

I telecomandi

Dai televisori a tutti gli altri dispositivi che azioniamo a distanza, i telecomandi fanno parte della nostra quotidianità, e vengono toccati da chiunque debba usare i dispositivi elettronici cui sono associati. Per loro, quindi, si crea la stessa necessità che abbiamo con gli smartphone: vanno puliti del grasso delle dita e della sporcizia che si forma tra i tasti, nonché disinfettati. E anche in questo caso vanno bene prodotti con alcol al 60 o 70%, meglio se spruzzati sul panno che poi passeremo sul telecomando stesso, per evitare danni.

La borsa

Tutte le borse e zaini che usiamo dovrebbero essere puliti periodicamente nel lasso di tempo in cui li usiamo e poi prima di essere riposti. Ma non lo facciamo quasi mai, e così borse, zaini, marsupi, borsoni dello sport e non solo si riempiono di una quantità incredibile di sporcizia, all’interno e all’esterno, oltre che entrare a contatto con una miriade di superfici contaminate (in casa e fuori, soprattutto sui mezzi di trasporto e nei locali pubblici) e di oggetti che mettiamo al loro interno (lo smartphone è solo un esempio).

Usare salviette o panni imbevuti di soluzioni disinfettanti (di nuovo, con alcol al 70%) è un modo per igienizzarle, ma fate sempre attenzione ai materiali di cui sono costituite, che a volte potrebbero rovinarsi.

Le chiavi

Sembra un po’ esagerato, ma facciamo mai caso a tutte le superfici che vengono a contatto con le chiavi dell’auto o di casa? Borse, automobili, tavoli e ripiani vari in casa (o fuori), le nostre tasche. Tutti posti in cui si toccano spesso con altri oggetti. Lavando spesso le mani limitiamo la facilità di diffusione di germi e batteri che portano con sé, ma la cosa migliore sarebbe evitare di lasciarle dove capiti in casa, e meglio ancora pulirle con delicatezza con soluzioni disinfettanti che contengano alcool al 70%.

La guarnizione del frigorifero

La necessità di tenere pulito e igienizzato il frigorifero, così come di inserire gli alimenti al suo interno il più possibile separati tra loro in contenitori e pellicole diverse, è nota a tutti. Sarebbe infatti inutile custodire al fresco alimenti per mantenerli più a lungo senza però eliminare residui di cibo ed evitare che sporcizia e umidità interna facciano proliferare batteri o muffe che quindi finirebbero anche su ciò che mangiamo.

Ma cosa dire della parte del frigo che garantisce l’isolamento della camera interna dall’esterno, e quindi quella che è più spesso a contatto con qualsiasi agente contaminante possa esserci in cucina? Parliamo della guarnizione a soffietto che corre intorno alla cornice dello sportello, la quale ogni tanto andrebbe pulita nel modo giusto.

Può bastare una soluzione di una parte di aceto e due di acqua, strofinata con un panno morbido una volta a settimana, aiutandosi magari con uno spazzolino per le pieghe più difficili da raggiungere a mano. Oppure acqua ossigenata. L’importante è poi asciugare tutto con un panno pulito.

Avevate pensato a lavare tutti questi oggetti?

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