Raccolta differenziata: scopri quali sono gli errori più comuni da evitare

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di Angelica Vianello

12 Agosto 2021

Raccolta differenziata: scopri quali sono gli errori più comuni da evitare
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La raccolta differenziata è una pratica importante per l'ambiente: di tutti i rifiuti che produciamo, infatti, alcuni sono costituiti da materiali che, se smaltiti nel modo giusto fin da casa nostra, possono essere utilmente riciclarti e riutilizzati, riducendo l'impatto inquinante sull'ecosistema.

Sono tanti i paesi in cui questa pratica è ormai stata adottata da anni, e per molti quindi separare i rifiuti in diverse categorie e destinarli a contenitori di raccolta differenti è un gesto automatico. Anche per questo, però, può darsi che non sempre ci si renda conto di commettere qualche errore, magari inconsapevolmente. Scoprite allora quali sono gli errori che vengono commessi più spesso nell'effettuare la raccolta differenziata.

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  • Non controllare la dicitura sulla confezione: per legge ogni confezione deve indicare come smaltire i materiali in essa contenuti, quindi vale la pena riconoscere i simboli. Alcune che magari sembrano di plastica sono invece adatti ad essere smaltite con la carta, ad esempio. Oppure la confezione è fatta con materiali diversi che devono essere separati: un gesto in più che fa la differenza. Non tutta la plastica, per esempio, è riciclabile.
  • Se non siete sicuri, aiutatevi con le app. Ce ne sono alcune che, usate in tutto il mondo, contengono le indicazioni di milioni di prodotti. basta scansionare con lo smartphone il codice a barre. Una di queste è Junker App.
  • Tutti i contenitori di alimenti devono essere lavati: barattoli o bottiglie di vetro, scatole di plastica o tetrapack, tutto va sciacquato per bene prima di essere buttato via, perché la sporcizia che aderisce su di essi rende difficile riciclare i materiali.
  • Cosa fare col cartone della pizza? E con i fazzoletti di carta sporchi? Tutta la carta (o il cartone) che si è unta o ha residui di cibo deve finire nell'umido.
  • Eliminate le etichette adesive dai vasetti di vetro. Non buttateli poi insieme ai coperchi: in genere sono di metallo o plastica, quindi andranno gettati nei rispettivi bidoni.
  • Stoviglie di ceramica, specchi rotti, vasi di terracotta infranti: tutto questo non va nel vetro, ma nella raccolta dell'indifferenziato.
  • Per le buste in cui infiliamo frutta e verdura al supermercato: nella maggior parte dei casi sono di materiale compostabile, ma bisogna sempre staccare prima l'etichetta adesiva con il prezzo, che è ricoperta di colla.
  • Anche se la confezione di qualcosa è fatta in materiale biodegradabile, potrebbe comunque avere linguette adesive di plastica con la colla (ad esempio, i fazzoletti). Quella parte non è degradabile e dovrà essere staccata.
  • Scontrini: sono stampati su carta termica nella maggior parte dei casi, e quella non si ricicla come carta normale. Devono finire nell'indifferenziato.
  • Leggete attentamente le disposizioni vigenti nell'area dove abitate quanto a materiali come la pellicola di alluminio (carta stagnola) o anche tetrapak, che non va mai nell'indifferenziato ma spesso, a seconda dei casi, è destinata alla raccolta di carta o plastica.
  • Ricordatevi poi di riempire i sacchetti dentro ai bidoni quanto più possibile, perché anche quelli inquinano, quindi è bene evitare di usarne troppi. Se sciacquate ogni cosa, e destinate la carta da cui non si possono rimuovere i residui di cibo al secchio dell'umido organico, infatti, sarà solo questo a emanare cattivi odori. Potete aiutarvi cospargendovi fondi di caffè asciutti o anche un po' di bicarbonato, e solo quando fa troppo caldo buttarlo più spesso.

Se tutti ci impegnassimo a non commettere piccoli ma determinanti errori come questi, faremmo funzionare alla grande un sistema che aiuta l'ambiente e dunque anche noi.

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