Echeveria: scopri di più su queste piante grasse che sembrano rose e sono facilissime da coltivare

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di Angelica Vianello

04 Novembre 2021

Echeveria: scopri di più su queste piante grasse che sembrano rose e sono facilissime da coltivare
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Le piante grasse, o meglio succulente, sono grandi protagoniste del design di interni: sempre più spesso, infatti, le vediamo come parte integrante delle decorazioni, composizioni e persino lavoretti di fai-da-te usati per abbellire qualsiasi stanza. Tra le varietà usate più spesso in questa enorme famiglia di piante ci sono le echeveria, un genere che conta decine di tipi diversi di piante, la maggior parte dei quali ha una forma che ricorda quella delle rose.

Con le loro foglie carnose, il portamento compatto e la facilità di coltivazione, sono tra le preferite di tutti coloro che non hanno tempo da dedicare al giardinaggio, ma non vogliono rinunciare a un po' di verde in casa. Scoprite di più su queste piante incredibili.

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Il genere Echeveria appartiene alla famiglia delle Crassulacee, ed è in particolare originario dell'America centrale. Le loro foglie carnose, più o meno appuntite a seconda della varietà e della fase di crescita, possono avere anche colorazioni molto diverse tra loro, dal verde giada al grigio al viola o porpora. Nelle giuste condizioni, dalla primavera e durante l'estate, producono bellissimi fiori a campana rossi con margini gialli.

Esistono tantissimi cultivar in commercio, con esigenze colturali che possono differire sensibilmente, ma in linea di massima per questo genere di piante bisogna avere attenzione a una serie di fattori:

  • Terriccio: deve essere molto leggero e drenante. Usate quindi quello per le cactacee, aggiungendo anche sabbia in quantità pari alla metà del terriccio
  • Clima: in estate la temperatura ideale è tra il 15 e 21 gradi, mentre in inverno non deve mai scendere sotto ai 7, motivo per cui è bene coltivarle in vasi e fioriere che possano essere ritirati all'interno durante le stagioni fredde. Amano l'aria ma anche posizioni luminose, quindi sono ideali sui davanzali delle finestre, da tenere aperte in estate.
  • Annaffiatura: bisogna bagnare sempre solo il terreno, evitando che l'acqua ristagni tra le foglie. Le annaffiature si effettuano quando il terriccio è secco anche a un paio di centimetri dalla superficie. La terra andrà bagnata per bene, lasciando scolare tutta l'acqua prima di infilare di nuovo il vaso nel suo contenitore o sottovaso.
  • Rinvasi: una volta all'anno, in genere in primavera, bisogno controllare se la pianta non abbia occupato tutto lo spazio disponibile con le proprie radici. In tal caso, andrà spostata in un contenitore più grande (di dimensione più grande di una o due taglie), sempre usando il terriccio adatto.
  • vasi adatti sono quelli in terracotta, che permettono la traspirazione del terriccio, ma queste piante riescono a crescere anche in tanti contenitori diversi, persino oggetti riciclati. L'importante è che qualsiasi contenitore si scelga, assicuri il corretto drenaggio dell'acqua: sono piante che non tollerano affatto ristagni idrici.
  • Concimazione: si effettua solo in primavera ed estate, seguendo le indicazioni dei prodotti per piante succulente, ed è sempre meglio diminuire le dosi rispetto a quelle indicate sulle confezioni stesse.

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Avete già coltivato piante di echeveria in casa?

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