Mimosa in vaso: qualche dritta per coltivare questo albero bellissimo e profumato

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di Angelica Vianello

14 Febbraio 2022

Mimosa in vaso: qualche dritta per coltivare questo albero bellissimo e profumato
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Le mimose sono tra i primi alberi che annunciano ogni anno l'arrivo della primavera: con i loro fiori gialli e soffici sono tra le piante più amate e conosciute, e hanno anche un profumo davvero gradevole. Sebbene la chiamiamo comunemente mimosa, in realtà si tratta di un tipo di acacia (Acacia dealbata), ed è originaria del continente australiano: giunse in Europa solamente nell'Ottocento, ma è stata in grado di diffondersi davvero velocemente.

La conosciamo ancora di più come la pianta associata alla festa della donna, perché in genere fiorisce abbondantemente proprio nel periodo attorno all'8 di marzo, e cresce in tanti giardini o persino allo stato selvatico. Con un po' di attenzione è possibile però coltivarla anche in vasi molto grandi, dove più che un albero di piccole dimensioni diventerà un arbusto importante.

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Commons Wikimedia

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  • Terreno: la mimosa ha bisogno di un terreno neutro o leggermente acido e ben drenato, ma non con sabbia o sassi. Sarà sufficiente arricchire un buon terriccio universale con un po' di concime organico e poi argilla espansa (soprattutto sul fondo), in modo da lasciar defluire facilmente l'acqua.
  • Esposizione: questa pianta deve essere messa in un punto cui riceva sole diretto per gran parte della giornata, per cui un'esposizione a sud/sud-ovest è ideale.
  • Temperature: si tratta di una specie che resiste fino a -5°, ma se la temperatura scende oltre per più giorni rischia di morire. Le piante ben esposte e riparate dal freddo più intenso (magari per presenza di muri o siepi), e anche quelle ormai adulte, sono però più resistenti agli sbalzi termici. In genere, se si gelano alcuni rami e muoiono, la mimosa è in grado di ricacciare dalla base. 
    Le piante in vaso, però, non sempre sono resistenti come quelle coltivate in piena terra, quindi in inverno devono trovarsi in un punto soleggiato ma riparato da gelo e venti forti. Nelle zone con inverni molto rigidi, dunque, si coltivano in vaso per essere spostate al sicuro o vengono tenute al riparo in serra fredda.
  • Innaffiature: devono essere abbondanti e frequenti nei periodi più caldi (da primavera all'estate), quando il terreno deve sempre rimanere appena umido o comunque non essere asciutto per più di uno o due giorni, e andranno diradandosi in autunno e ancora di più in inverno. In vaso il terreno si asciuga sempre più velocemente, quindi bisognerà essere molto costanti e attenti, ma non esagerare mai perché anche queste piante non amano ristagni idrici.
  • Potatura: si procede a una potatura di contenimento dopo la fioritura.
  • Malattie: sono abbastanza immuni a molte malattie, e nel caso siano interessate da afidi e insetti simili, i trattamenti specifici o con sapone molle sono in genere sufficienti.
  • Concime: possono ricevere un concime generico per piante da fiore dalla primavera alla fine dell'estate ogni due settimane, in dosi sempre minori e più diluite di quelle indicate sulle confezioni.

Buon giardinaggio!

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