I metodi più semplici per essiccare le erbe aromatiche in casa e fare scorta di spezie per tutto l'anno

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di Angelica Vianello

08 Luglio 2020

I metodi più semplici per essiccare le erbe aromatiche in casa e fare scorta di spezie per tutto l'anno
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Avere un giardino di erbe aromatiche è un piccolo piacere irrinunciabile per molti. Se ne possono allestire sia in casa che in giardino o sul balcone, magari riciclando materiali vari per creare delle aiuole o fioriere originali. Ma per quanto possiamo avere il pollice verde, alcune piante durante la stagione fredda vanno in riposo vegetativo e altre invece scompaiono del tutto, privandoci della possibilità di usare erbe e spezie fresche tutto l'anno.

Considerando inoltre che ci sono alcune spezie che è meglio consumare una volta essiccate, l'idea di far scorta di questi aromi naturali per tutto l'anno finché le piante sono rigogliose non è affatto da scartare. Essiccare le erbe è un procedimento semplice anche se talvolta un po' lungo. Esistono metodi naturali come lasciar che foglie e rami si asciughino all'aria oppure si può velocizzare il processo ricorrendo a essiccatori a corrente oppure usando il forno di casa.

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Quando e come raccogliere le erbe

Quando e come raccogliere le erbe

Pxhere

Il momento migliore per prendere le foglie è - in molti casi - quello in cui la pianta sta per fiorire, ma finché la vegetazione è rigogliosa (in tarda primavera e durante l'estate, nella maggior parte dei casi), si possono prelevare foglie o rametti. Nel caso delle lavande, invece, la potatura è da fare dopo la fioritura. L'importante è documentarsi bene per ciascun tipo di erba o pianta: nel caso di foglie grandi come magari alcuni tipi di salvia o basilico bisogna prendere solo le foglie, mentre per timo, rosmarino o origano si possono prelevare anche rametti.

Non esagerate nel ridurre le dimensioni della pianta. Bisogna lasciare abbastanza vegetazione per garantire la sopravvivenza della pianta, e anche evitare di eliminare tutte le infiorescenze: le piante aromatiche sono tra le preferite di api e altri insetti essenziali per il nostro ecosistema.

Inoltre, quando si prelevano rametti, non bisogna quasi mai tagliarli alla base, perché poi si rischia di far seccare la pianta, ma prendere solo la parte finale o almeno lasciarne una sezione con qualche foglia, come nel caso di lavande e rosmarino. Ogni pianta ha esigenze un po' diverse, quindi assicuratevi di informarvi di volta in volta.

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Essiccare le erbe all'aria, tenendole a testa in giù

Essiccare le erbe all'aria, tenendole a testa in giù

Caitlin Regan/Flickr

Specie come timo, rosmarino, origano, lavanda o menta possono essere raccolte in mazzetti di piccole dimensioni e appesi a testa in giù.

Bisogna creare mazzetti non molto folti per evitare che si creino muffe. Lo spazio in cui appenderli deve essere ben ventilato e al riparo da luce diretta del sole. 

Si consiglia anche di coprire i mazzetti con stoffe leggere come la mussolina, così da evitare che si formi polvere o che si creino ragnatele. Il tempo necessario perché le erbe perdano il 70% dell'acqua al loro interno in genere oscilla tra i 7 e i 10 giorni. Saranno pronte quando toccandole per schiacciarle sembrano cornflakes.

Nel caso di semi (ad esempio finocchio, coriandolo o cumino): anche questi possono essere fatti essiccare. Raccogliete il ramo con i semi quando la maggior parte di esso è marrone (quindi si è seccata già in buona parte sulla pianta), tagliando il rametto quanto più lungo possibile. Create mazzetti con 4 o 5 steli insieme e coprite le teste con mussolina, appendendo a testa in giù.

Essiccare sui ripiani

È la tecnica migliore per foglie grandi, come l'alloro o alcuni tipi di salvia. Si dovranno spargere su un unico livello, sopra a qualche griglia o ripiani fatti con retine a trama fitta (come le zanzariere) e sistemati in spazi aperti di credenze, o magari nel cassetto per riscaldare di un forno o comunque in spazi lontani da luce diretta del sole ma caldi e arieggiati.

Potete anche costruire con le vostre mani degli essiccatori simili a quello in foto, ad esempio con cornici di legno che al posto del vetro hanno delle zanzariere tese, per una struttura da appendere come questa. Oppure dei vassoi fatti con una tecnica simile e che potete usare singolarmente oppure impilati uno sull'altro, come questi.

Essiccare le erbe in forno

Nel caso di erbe quali salvia, menta, rosmarino o prezzemolo si possono separare le foglie dai rametti, spargerle su teglie basse (come quelle per i biscotti) coperte di mussolina e inserirle in forno alla temperatura più bassa per circa un'ora, girandole dopo 30 minuti per assicurarsi che si asciughino in modo uniforme.

Evitate temperature alte perché farebbero sparire gli aromi degli oli essenziali. Lasciate poi lo sportello appena aperto per evitare che si formi umidità nella camera di cottura. Una volta pronte lasciatele nel forno spento e con lo sportello sempre un po' aperto.

In alternativa potreste anche acquistare degli essiccatori (che si usano anche per preparare frutta secca in casa).

Come riporre le erbe

Come riporre le erbe

Pexels

Schiacciate semplicemente le erbe essiccate con le vostre mani (ben pulite e asciutte), riducendole in frammenti piccoli ed eliminate i pezzetti di legno o le venature più dure delle erbe.

I contenitori migliori sono quelli a chiusura ermetica: se di vetro, meglio opachi (altrimenti, se trasparenti, teneteli al buio dentro credenze o cassetti chiusi così non perdono la colorazione), altrimenti usate magari scatole di latta o - meglio ancora - contenitori di ceramica.

Le erbe essiccate hanno un sapore più intenso, quindi ve ne serviranno poche per volta, così riuscirete facilmente ad avere una scorta che duri a lungo.

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