Il metodo pratico e facile per ricavare del feltro riciclando vecchi maglioni di lana
Sarà capitato a molti, almeno una volta, di fare un madornale errore di bucato e tirar fuori dalla lavatrice un capo di lana miniaturizzato e indurito: ormai non più indossabile, quell'indumento era stato involontariamente sottoposto a un procedimento che ha "cotto" il tessuto, trasformandone le caratteristiche in modo irreversibile.
In gergo comune si dice che è stata infeltrita, quando in realtà si tratta di aver bollito la lana. A seguito di un processo del genere, il tessuto risulta più spesso e compatto, rimane sempre molto caldo ed è anche più idrorepellente. Oltre a riutilizzarla per progetti fai da te di vario tipo, la lana infeltrita può essere sfruttata al posto di feltro o pannolenci per tanti lavoretti decorativi, perché non si sfalda.
Se quindi avete maglioni di lana (almeno all'80%) rovinati dalle tarme, con macchie indelebili o altrimenti inutilizzabili, potete pensare di provocare lo stesso risultato e infeltrire il tessuto a costo zero.
Per infeltrire la lana c'è bisogno di acqua, calore e scuotimento: la lavatrice, dunque, è lo strumento perfetto.
- Separate il più possibile i capi in diversi gruppi per colore
- Inseriteli nel cestello della lavatrice insieme a tre palline da tennis
- Usate qualsiasi detergente per tessuto abbiate e fate partire il ciclo più lungo e a temperature più alte che sia previsto dalla vostra lavatrice
- Quando ne usciranno, i capi saranno molto più piccoli e la stoffa molto più spessa e compatta, e basterà farli asciugare per bene all'aria per utilizzarli come preferite. Meglio se li asciugate stendendoli di piatto, evitando di piegarli per non alterarne la forma.
- Se per caso non siete convinti che la lana non è stata "trasformata" sufficientemente in feltro, potete ripetere il ciclo, magari anche aggiungendo altre palline da tennis.
Una volta che sarete soddisfatti del risultato avrete materiale utile per tante idee fai da te.
