Olio esausto della frittura: qual è il modo migliore per smaltirlo?

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di Angelica Vianello

27 Settembre 2021

Olio esausto della frittura: qual è il modo migliore per smaltirlo?
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È una verità piuttosto incontestabile che tantissimi cibi sono davvero deliziosi quando vengono fritti, e le ricette che prevedono la cottura nell'olio bollente sono davvero tantissime, dagli antipasti ai dessert. In casa possiamo friggere nei tegami o con la friggitrice, ma in ogni caso ci troveremo a dover buttar via l'olio in cui abbiamo cotto gli alimenti, soprattutto se ha raggiunto il punto di fumo, diventando scuro e dannoso per la salute.

Inoltre, quando l'olio raggiunge le temperature necessarie per friggere, cambia composizione e stato, diventando molto più grasso, e caricandosi anche di sostanze rilasciate dai cibi stessi: diventa, di fatto, una sostanza altamente dannosa non solo per il nostro organismo ma anche per l'ambiente. Come lo si può smaltire?

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L'olio per la frittura non può essere gettato negli scarichi di casa, che siano lavandino o WC: così, infatti, oltre a creare ostruzioni nelle tubature (in casa, nel palazzo o nella rete fognaria), questa sostanza non biodegradabile inquina le falde acquifere e il terreno, recando danni a tutto un ecosistema, nonché alle colture.

Bisogna quindi tenere pronte in casa delle vecchie bottiglie di vetro o anche i tetra-pack del latte, così da svuotare sempre l'olio esausto, per quanto poco sia, e quando ne avremo qualcuna piena andrà portato nelle isole ecologiche e centri di raccolta. Anche i ristoranti, che ne producono molto, sono tenuti a smaltirlo nel modo appropriato, quindi se il proprietario di un ristorante nei pressi di casa fosse d'accordo si potrebbe chiedere di portare il proprio olio esausto proprio al locale in modo che venga smaltito insieme al loro. Prima di fare ciò, inoltre, bisognerebbe filtrare l'olio di tutte le particelle solide che rimangono in sospensione.

Si può cuocere una seconda volta con lo stesso olio?  È una pratica sconsigliata, a meno che l'olio sia stato davvero per poco e senza raggiungere il punto di fumo, dunque abbia mantenuto un colore chiaro senza sviluppare un odore rancido e senza aumentare notevolmente la propria viscosità. 

Possiamo gettarlo nel bidone del compostaggio? Si può, ma solo di rado e in piccole quantità: una quantità eccessiva attira gli animali, e rende più difficile all'ossigeno passare nella massa del compost, il che significa che questa diventa anaerobica invece che aerobica, di fatto rallentando di molto tutto il processo di compostaggio stesso. Senza contare che si sviluppano anche odori molto più forti e sgradevoli del solito.

Se teniamo quindi delle bottiglie, flaconi, contenitori e taniche pronte da riempire, non sarà così fastidioso doverlo smaltire di tanto in tanto. Quell'olio esausto può essere recuperato da aziende specializzate che lo usano per preparare lubrificanti vegetali per i macchinari agricoli, biodiesel e ricavare la glicerina per produrre dei saponi!

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