Stai pensando a creare un giardino di erbe aromatiche? Scopri cosa c'è da sapere

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di Angelica Vianello

15 Maggio 2022

Stai pensando a creare un giardino di erbe aromatiche? Scopri cosa c'è da sapere
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Prima o poi capita a tutti di pensare a coltivare qualche vasetto di erbe aromatiche più comuni, così da avere le foglie fresche con cui insaporire e profumare una gran varietà di piatti. E anche quando non vengono usate in cucina, molte di queste piante sono belle a vedersi ed emanano degli aromi davvero piacevoli diventando di fatto anche ottime scelte per decorare gli interni.

Se poi si ha a disposizione un po' di terreno in giardino, non è mai una cattiva idea pensare a creare proprio un'aiuola dedicata a questo gruppo di piante. Ma cosa c'è da sapere prima di iniziare? Scopritelo leggendo oltre.

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  1. Partire dalla semina o dalle piantine? Il secondo metodo, con le piante giovani ma già formate - e meglio ancora con quelle abbastanza sviluppate - è quello che garantisce le migliori chance di successo, e anche l'unico utile quando ormai non è più fine inverno/inizio della primavera.
    Se però volete provare con semi, meglio abbondare con le quantità dato che c'è sempre da considerare che non tutti germineranno. E poi munitevi dei vassoi o vasetti adatti per il vostro semenzaio, informandovi per bene sulle temperature e necessità in termini di terreno e irrigazione per i vari tipi di piante che volete ottenere.
  2. Terriccio: alcune piante aromatiche (come la lavanda) preferiscono un terreno calcareo o comunque tendenzialmente più povero, ma generalmente vanno bene dei terricci universali di buona qualità. Non c'è bisogno però che siano particolarmente arricchiti di sostanze extra o di fertilizzante. Anzi, le erbe mediterranee più comunemente usate in cucina (quelle con le foglioline più piccole come timo o origano, in particolare) sono native di terreni abbastanza infertili e aridi. Quelle invece con foglie morbide più ampie (il basilico è un esempio) preferiscono un po' più di concime, ma senza mai esagerare.
  3. Irrigazione: la regola è sempre quella di evitare ristagni di acqua, quindi non innaffiatele troppo spesso. Meglio dare molta acqua quando il terreno di asciuga e poi aspettare che sia di nuovo asciutto prima di innaffiare nuovamente. È fondamentale che ci sia un ottimo drenaggio. Significherà intervenire più spesso man mano che si alzano le temperature, quindi tenete in conto di innaffiare un paio di volte alla settimana in quel periodo.
  4. Luce: sono piante che amano esposizioni particolarmente soleggiate, tranne forse il basilico (almeno certi tipi) le cui foglie a volte si bruciano un po' sotto i raggi cocenti.
  5. Potatura: le piante perenni come rosmarino o salvia devono essere contenute con potature massicce alla fine dell'estate, accorciando i rami di circa un terzo (mai, comunque, tagliare troppo in basso sui fusti legnosi). Il resto del tempo ci si limita a levare eventuali parti secche.
  6. Raccolta: ogni pianta ha le sue esigenze, ma si consiglia sempre di aspettare che siano ben sviluppate prima di togliere foglie e rametti. Per il basilico, ad esempio, si aspetta che arrivi a una ventina di centimetri di altezza. In ogni caso, si devono raccogliere foglie e cime dei rametti in modo equilibrato, senza tagliare sempre dallo stesso lato o nello stesso punto. Così le piante saranno stimolate a crescere in modo più compatto e distribuendo le energie in maniera omogenea tra tutte le parti rimaste.

Pronti a creare il vostro angolo di erbe aromatiche?

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