Miti da sfatare: i rimedi fai-da-te sono ottime risorse, ma non tutti funzionano sempre a dovere

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di Angelica Vianello

25 Luglio 2021

Miti da sfatare: i rimedi fai-da-te sono ottime risorse, ma non tutti funzionano sempre a dovere
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Sono tantissime le occasioni in cui possiamo ricorrere ai rimedi fai-da-te più comuni quanto a pulizie e faccende di casa, nella maggior parte dei casi adoperando sostanze che abbiamo a pronta disposizione, aceto e bicarbonato su tutte.

Tutti questi trucchi sono di certo vantaggiosi, per la loro efficacia e per il fatto che ci aiutano anche risparmiare su tanti altri prodotti specifici, ma ci sono casi in cui è meglio evitarli. Ed esistono anche alcune accortezze per sfruttarli al massimo, invece di annullare la loro efficienza. Leggete oltre per scoprire di più su come usare al meglio i rimedi più famosi e in quali casi evitarli.

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  • Aceto e bicarbonato: sono una coppia formidabile cui ricorrere in infinite situazioni, ma non sempre vengono usati adeguatamente. Entrambe le sostanze, infatti, hanno ottime proprietà per pulire, sgrassare, disinfettare in vario modo, ma usate contemporaneamente se ne riduce l'efficacia. Il bicarbonato è alcalino, l'aceto è acido: quando li mescoliamo vediamo che producono schiuma per reazione, e di fatto poi troviamo che tante superfici risultano più pulite. In realtà, però, quella reazione, una volta terminata (cioè quando finiscono le bolle), rimane un liquido che ha una composizione chimica diversa, senza più le proprietà che le due sostanze di partenza potevano vantare.
    Non significa che non si debbano mischiare, ma la loro efficacia pulente congiunta risiede soprattutto nell'azione meccanica dell'agitazione delle bolle. Ecco che allora è sempre bene versare prima uno (in genere, il bicarbonato) e lasciarlo agire, anche diluito in acqua, e poi aggiungere l'aceto se si vuole sfruttare anche l'effetto della loro reazione. Altrimenti, va sempre bene usarli separatamente.
  • Fissare i colori dei vestiti col sale: è vero che anticamente un bagno in acqua e sale aiutava a fissare le tinture delle stoffe, quindi anche con gli indumenti comprati poteva essere una buona abitudine, ma con le tinture industriali della quasi totalità dei vestiti che indossiamo al giorno d'oggi il sale è del tutto inutile.
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  • Pulire i vetri con il giornale: quanto ancora i quotidiani erano stampati con inchiosto a base di petrolio. Poiché l'olio di petrolio è tossico, si è passati a usare altri tipi di inchiostro, che non hanno più quell'effetto quando usati per la pulizia dei vetri. La carta stessa può certamente essere usata per asciugare e lucidare, ma capita anche che si disfi troppo o che lasci dei segni. Meglio quindi usare panni in microfibra o quelli appositi per i vetri.
  • Rimuovere le macchie (soprattutto di inchiostro) con lacca per capelli: altro rimedio usato per decenni, ormai non funziona più come prima. Ciò che lo rendeva efficace, era la presenza di alcol in quantità notevoli nella composizione della maggior parte delle lacche per capelli, che però è stata sostanzialmente ridotta al punto che ormai questo rimedio è quasi del tutto inutile, o comunque un po' meno efficace di quanto si vorrebbe. Per le macchie sugli abiti è meglio usare i prodotti togli macchia oppure, come rimedio fai da te, qualche goccia di sapone per piatti delicato o meglio ancora quello di Marsiglia, da strofinare delicatamente sulla macchia e poi sciacquare, eventualmente continuando con il normale lavaggio.
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