Sporco grasso e carbonizzato nel forno? Scopri come pulirlo con metodi fai-da-te

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di Angelica Vianello

20 Febbraio 2022

Sporco grasso e carbonizzato nel forno? Scopri come pulirlo con metodi fai-da-te
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Ogni cottura che facciamo in forno sporca tutto il vano interno, dalle pareti alle griglie al vetro, e col passare del tempo lo sporco si accumula e diventa sempre più difficile da rimuovere. Quando poi si tratta di cibo che è fuoriuscito da una teglia e si è bruciato durante la cottura stessa, se per caso non lo rimuoviamo del tutto, alla cottura successiva diventa di fatto carbonizzato.

Tenere residui del genere nel vano in cui cuociamo altri cibi non è possibile, e quindi dobbiamo trovare quel momento della settimana in cui lavorare di gomito e far tornare il forno come nuovo. È sempre un lavoraccio faticoso, e se si usano sostanze chimiche potenti  per un periodo lungo diventa anche rischioso per la salute. Qualora dunque voleste ridurre o evitare del tutto il ricorso a quei detersivi, potete provare a pulire con qualche metodo alternativo casalingo.

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Potete iniziare ad ammorbidire lo sporco duro e sciogliere quello grasso con un metodo popolare, quello della ciotolina o pentolina (che sia resistente al calore) sistemate in forno preriscaldato - bastano anche 80 gradi o poco più - e riempite di aceto, oppure succo di limone. Mettetele in forno, spegnete e chiudete il fornello e aspettate almeno mezzora prima di riaprire lo sportello, in modo da far agire le sostanze all'interno.

Quando il forno è abbastanza freddo da poterlo pulire senza timore di scottarvi, estraete le griglie e mettetele nel lavandino o in una bacinella ampia (magari anche la vasca da bagno), immerse in acqua calda e aceto. Dovrebbero essere in parti uguali, ma potete anche usare un paio di tazze di aceto e aggiungere qualche goccia di detersivo per piatti o sapone di Marsiglia. Lasciatele in ammollo per tutto il tempo che vi dedicherete a pulire il forno.

Preparate dunque una pasta con 6 cucchiai di bicarbonato di sodio, 2 cucchiai di acqua ossigenata e 2 cucchiai di detersivo per piatti (o per lavastoviglie), e passatela con una spugnetta su tutte le incrostazioni di sporco peggiori. Lasciate agire e intanto occupatevi del vetro.

Se il vetro si può smontare separate le varie parti e poi pulitele con una miscela fatta di acqua e aceto in parti uguali cui aggiungerete anche del detersivo per piatti (poche gocce): strofinate il tutto con una spugnetta e lasciate agire un po' (15-20 minuti o anche mezzora) prima di risciacquare per bene con un panno umido. Ricordatevi sempre di coprire il pavimento con vecchi stracci o asciugamani. In alternativa, potete anche usare sapone di Marsiglia diluito in acqua, lavare con cura e poi passare un tovagliolo di carta (o uno strofinaccio ben pulito) imbevuto di aceto per eliminare qualsiasi residuo grasso possa essere rimasto dopo aver usato il sapone.

Se non riuscite a smontare i vetri, ma è possibile separarli abbastanza da notare una fessura tra i due, in quella potrete infilare una bacchetta di legno resistente, avvolta con un panno in microfibra da tenere fermo con elastici. Intingete quindi il bastone col panno in acqua e detersivo (anche un po' di aceto) e infilatelo tra i vetri per usarlo come una spugnetta. 

Tornate dunque al vano cottura: con una spugnetta bagnata di acqua calda e un po' di aceto (o anche un panno morbido), togliete tutta la pasta con lo sporco, poi usate una mistura di acqua e detersivo per piatti, cui potete aggiungere del bicarbonato o aceto bianco, da spruzzare sulle pareti e sul fondo e strofinare a mano con una spugnetta.

Ricordate sempre di arieggiare la cucina mentre fate questi lavori e indossare una mascherina e i guanti per evitare di inalare esalazioni pericolose e proteggere anche la pelle.

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