Attenzione all'aceto: ci sono superfici su cui è meglio non usarlo

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di Angelica Vianello

15 Aprile 2022

Attenzione all'aceto: ci sono superfici su cui è meglio non usarlo
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È sempre bene avere una scorta extra di aceto bianco in casa: che sia quello di vino, di alcol, di mele o altri tipi di aceto bianco (come magari di riso), tutti possono tornare utili in tanti casi diversi, ben oltre dunque al primario impiego in cucina. Ci aiutano a  sgrassare, a eliminare cattivi odori e combattere incrostazioni di sporco difficili e anche muffa.

Sebbene si tratti di una sostanza meno aggressiva di certi prodotti chimici molto efficaci (come ad esempio la candeggina), l'aceto può comunque risultare troppo aggressivo su una serie di superfici, dove potrebbe creare qualche danno. Ci sono poi casi in cui è importante non mescolarlo con altre sostanze. Leggete oltre per saperne di più.

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  • Pietra naturale: pavimenti o pareti di pietra naturale hanno una finitura che potrebbe venir rovinata dall'aceto. Potrebbe diventare più opaca, e l'uso costante può finire per consumare un po' lo strato superficiale che diventa poroso e si sporca più velocemente. Senza contare che poi ripristinare lo stato originario di questi rivestimenti diventa molto costoso.
  • Marmo o granito: allo stesso modo, i ripiani (o taglieri, o vasi) in marmo o granito possono essere rovinati dall'uso massiccio e costante dell'aceto. Sono superfici lavorate per avere una finitura lucida e l'uso dell'aceto (come pure della candeggina e altri prodotti aggressivi) le rende porose e opache. Meglio usare acqua calda con qualche goccia di sapone per piatti e un cucchiaino di alcol etilico.
  • Su superfici di legno con finitura cerata: tavoli, ante dei mobili e anche i parquet non sopportano bene l'acidità dell'aceto, che quindi va usato molto di rado. Si dovrebbero preferire, quando serve usare qualcosa in più dell'acqua, un sapone alcalino adatto al tipo di legno. 
  • Su superfici in madrepela e le perle: tra i componenti delle perle c’è il carbonato di calcio, che a contatto con l’aceto tende a dissolversi. Non usatelo quindi se pensate di tornare a far brillare i vostri gioielli. Meglio invece intingere un panno morbido in una soluzione di acqua calda in cui avrete disciolto qualche goccia di detergente per piatti delicato, o anche del sapone di Marsiglia.
  • Ricordate poi che se usate l'aceto non potrete aggiungere candeggina o acqua ossigenata: l’interazione di queste sostanze, infatti, sprigiona gas tossici dannosi per la salute.

Sembra intuitivo, ma vale la pena ricordare che non si può usare l'aceto nemmeno per pulire gli schermi degli apparecchi elettronici: è vero che i prodotti specifici per queste superfici sono a base di alcol, ma l'aceto non è altrettanto volatile e comunque è sempre bene evitare prodotti liquidi da spruzzare direttamente sui dispositivi elettronici.

Se poi usate l'aceto per pulire oggetti di metallo o altri materiali su cui non c'è problema a impiegare questa sostanza, fate comunque attenzione a non farlo finire su eventuali guarnizioni e finiture in gomma, che potrebbero rovinarsi e andrebbero poi sostituite.

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